Terme, ritorna l’ipotesi concordato

Dopo l’incontro che le minoranze consiliari hanno avuto in Regione con l’assessore Stefano Ciuoffo

La salvezza delle Terme, prima di tutto, passa, prima di tutto, da un concordato o da una delle nuove procedure concorsuali, per mettere in sicurezza la società. Solo dopo aver affrontato la questione, non da poco, verrà deciso se mantenere o meno pubblica la proprietà dell’azienda e, in caso positivo, quale gestore scegliere. Anche se l’indirizzo del consiglio comunale rimane quello di affidare la gestione a un privato, mantenendo la proprietà pubblica. È questo l’istanza principale dell’ incontro appena tenuto in Regione tra l’assessore alle aziende partecipate Stefano Ciuoffo e il Pd di Montecatini, insieme alle altre forze di minoranza, Italia Viva, Movimento Cinque Stelle e Bagnaioli. Il confronto segna anche un riavvicinamento tra le parti, dopo l’espressione di pareri divergenti dei giorni scorsi. "Abbiamo ribadito – ricordano le minoranze – l’impossibilità di procedere a una privatizzazione, visto lo stato attuale di crisi societaria. L’assessore Ciuoffo, dopo aver preso atto delle istanze, ci ha illustrato le tempistiche dei prossimi passaggi societari. Il clima di confronto nato da questa riunione ci permetterà di presentare all’assessore Ciuoffo una nuova strategia, che permetti di rispettare l’indirizzo dato in consiglio". Al momento, per l’acquisto delle quote di maggioranza delle Terme, si sono fatti avanti due fondi di investimento. Il primo è inglese Oracle, assistito dall’advisor Infinet. In base alle ultime informazioni, questo soggetto avrebbe rialzato la proposta iniziale per l’acquisto della maggioranza del capitale sociale e risposto a tutti i quesiti dell’amministratore Alessandro Michelotti. Anche un Fondo di investimento, con sede a Praga, dotato di capitali presenti in varie nazioni europee, anche in zone fuori dal continente, ha presentato la sua offerta per l’acquisto del pacchetto di maggioranza delle quote azionarie delle Terme. Il gruppo ha mandato anche un progetto di ristrutturazione dell’azienda, oltre a rispondere a rispondere a tutte le richieste dell’amministratore Michelotti. A Montecatini, dopo la petizione on line lanciata dall’albergarore Dante Simoncini, ex presidente di Apam, sembra essere nato un fronte compatto tra amministratori, minoranze e categorie per chiedere il mantenimento della proprietà pubblica delle Terme. Daniele Bernardini