DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Terme, la gestione Cri. Aperte tutti i giorni e prezzi in aumento

Ventuno persone hanno mantenuto il posto di lavoro e dieci stagionali. "Non siamo qui per lucrare, ma per dare il nostro contributo al rilancio"

Turisti alla piscina delle Terme Redi (Foto Goiorani)

Montecatini Terme (Pistoia), 16 giugno 2023 - Terme aperte sette giorni su sette e aumento del 20% delle tariffe, ferme da sei anni. Pasquale Morano, direttore della Croce Rossa Toscana, dal primo giugno gestore dei servizi sanitari dell’azienda, ha incontrato la giunta e i componenti della commissione consiliare per il controllo delle società partecipate per fare il punto sugli obiettivi del progetto. Ventuno persone manterranno il posto di lavoro, mentre altre dieci saranno assunte a termine. Si punta ad aumentare il fatturato dell’attività tipica delle Terme per darle nuovo valore sul mercato.

"Non siamo qui per lucrare sull’azienda – ha dichiarato Morano al Tg3 della Toscana - ma per dare il nostro contributo al rilancio". L’11 luglio, nelle aule del tribunale fallimentare di Pistoia, dopo le votazioni che hanno visto dare il via libera con ampia maggioranza da parte dei creditori al piano di concordato in continuità presentato dall’azienda, è prevista l’emissione del decreto di omologazione. Il servizio del Tg3 ha fornito dati molto buoni per gli alberghi di Montecatini. Le presenze, quest’anno, sono aumentate del 55%, mentre il 70% delle camere è prenotato fino a tutto settembre. Risultati che sono andati a incidere anche sui costi delle camere, fino a pochi anni fa giudicati troppo bassi e utili solo per attirare gruppi di non elevata qualità che avrebbero speso troppo a Firenze. Adesso le tariffe sono aumentate fino al 40% in più, con l’arrivo di americani, australiani e nord-europei.

"Il Tettuccio è bellissimo – dice un turista intervistato all’interno dello stabilimento – ma mi sembra che lo stiano lasciando un po’andare". La Regione, dopo che avrà acquistato Tettuccio, Regina ed Excelsior, sarebbe intenzionata a investire circa 8 milioni per il recupero dello storico edificio, che, oltre a mantenere la sua funzione per la cura idropinica, pare destinato a ospitare concetti, appuntamenti culturali e sfilate di moda. La relazione del commissario giudiziale Alessandro Sorcini, pur facendo una serie di rilievi su come è stata gestita la società in questi anni, ha parlato chiaro: il concordato in continuità è senza dubbio la soluzione più vantaggiosa per chi deve avere soldi dall’azienda rispetto a un ipotetico fallimento. Nelle prossime settimane dovrà essere nominato, sempre dalla magistratura, un liquidatore giudiziale. Questa figura ha il compito, secondo quanto stabilito dal decreto di omologazione, di realizzare le attività cedute dal debitore e ripartirne il ricavato. Ciò premesso, i poteri del liquidatore giudiziale si estendono al compimento di tutti gli atti necessari per la liquidazione del patrimonio del debitore. Le Terme, nonostante le cessioni immobiliari degli ultimi anni, sono ancora dotate di un patrimonio immobiliare che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, a fronte di circa 40 milioni di euro.