Montecatini Terme, 26 maggio 2023 – Il conto alla rovescia è iniziato. Da mercoledì 25 maggio, i creditori delle Terme hanno tempo fino al 5 giugno per esprimere il proprio assenso o meno al piano di concordato della società, già inserito nella procedura dal tribunale fallimentare, e dare il via libera all’omologazione.
Alessandro Torcini, commissario giudiziale della società, nella sua relazione afferma che "pur con tutte le criticità ed i rischi esposti, non appaiono alternative più convenien ti rispetto alla proposta. In caso di non approvazione del concordato si aprirebbe la liquidazione giudiziale (l’ex fallimento) che porterebbe certamente a un minor soddisfacimento dei creditori dato che tutto l’attivo sarebbe soggetto a rischi di liquidazione ancora maggiori".
Una valutazione piuttosto chiara e pragmatica "Dalla lettura dei bilanci e dei verbali degli organi sociali, ben emerge la travagliatissima vita delle Terme nell’ultimo decennio e ciò non meraviglia, poiché è proprio in questi ultimi esercizi che la crisi si manifesta in tutta la sua drammaticità – ha scritto il professionista -. Si osserva una notevole dialettica tra gli organi sociali giacché la percezione della crisi era certamente molto evidente e si nota che sono stati fatti vari tentativi e valutate molte ipotesi per cercare di invertire la tendenza verso il tracollo, tentativi però senza esiti risolutivi. Un solo dato ben rappresentata e sintetizza la situazione: tutti gli esercizi dal 2014 (primo bilancio esaminato) al 2021 (ultimo bilancio disponibile) risultano in perdita per un totale complessivo di 27 milioni e 665.011 euro, con oneri finanziari per 9 milioni e 559.119. Già con questi pochi ma significativi numeri, si comprende perché quanto ricavato dalla dismissione degli immobili, circa 21 milioni di euro, non sia stato minimamente sufficiente a risolvere la situazione".
Torcini ricorda che "quando nel diritto concorsuale si parla di debitore, si indica l’imprenditore e quindi, nel nostro caso, la società nella sua interezza che dovrà essere analizzata attraverso le vicende dei suoi organi sociali, in primis l’amministratore unico, ma anche il collegio sindacale e i soci riuniti in assemblea. Quest’ultimo organi è particolarmente importante poiché composto da enti pubblici di cui uno, la Regione, esercita attività di direzione e coordinamento".
Secondo il commissario giudiziale "che i soci abbiano avuto un ruolo determinante nelle decisioni sembra confermato da quello che si legge nella relazione del bilancio 2014, dove è scritto che Paola Paganelli, ex amministratore unico ha promosso una causa per rivendicare il rapporto di lavoro con le Terme, sostenendo che l’incarico era simulato e che, in effetti, nascondeva il rapporto di lavoro. Per tale ragione, prendeva istruzioni direttamente dal sindaco e dai dirigenti regionali.
Daniele Bernardini