Tassa di soggiorno evasa: albergatori a processo

In tribunale nove imprenditori accusati di peculato. Sentenze attese il 6 aprile

Turisti in arrivo a Montecatini. Sono loro a pagare l’imposta di soggiorno da versare poi al Comune

Turisti in arrivo a Montecatini. Sono loro a pagare l’imposta di soggiorno da versare poi al Comune

Montecatini, 22 marzo 2018 - Udienza preliminare ieri, 21 marzo, al tribunale di Pistoia, davanti al gup Elena Mele, per la vicenda giudiziaria che vede coinvolti nove albergatori montecatinesi accusati di peculato. Il reato, secondo il pubblico ministero, sarebbe scattato per il mancato versamento nelle casse comunali dell’imposta di soggiorno riscossa dai clienti degli hotel negli anni 2013 e 2014. Le cifre evase vanno da meno di mille euro a un massimo di circa 35mila. In molti casi gli albergatori a processo hanno provveduto a versare il dovuto o lo stanno facendo in questi giorni. Azione che può alleviare l’eventuale pena, ma non annullarla.

Dopo l’udienza di ieri, il processo è stato aggiornato al prossimo 6 aprile. Si ritiene che tutti gli albergatori coinvolti, tramite i propri legali, chiederanno il patteggiamento oppure il giudizio abbreviato. Pertanto il 6 aprile si dovrebbe già giungere alla conclusione del procedimento penale. Sul peculato il codice penale, all’articolo 314 è chiaro: «Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni e sei mesi». In precedenza il limite minimo della pena era di tre anni di reclusione, che è però stato aumentato a quattro per intervento dell’articolo 1 della legge 190 del 6 novembre 2012.

La richiesta di patteggiamento o del rito abbreviato consentirà agli imputati di ridurre sensibilmente le condanne, che comunque rischiano di essere superiori a un anno. Recentemente la Corte di Cassazione ha infatti stabilito che il mancato versamento dell’imposta di soggiorno da parte dell’albergatore comporta senza dubbio il reato di peculato. Alla pena stabilita dal codice penale va poi ad aggiungersi la sanzione amministrativa prevista dai regolamenti comunali.

La questione, oltre ai nove albergatori coinvolti in questo processo, potrebbe riguardare un numero ancora più alto di imprenditori, visto che il Comune recentemente ha fatto inviare cartelle esattoriali per 215mila euro relativi alla tassa di soggiorno non versata da alberghi di Montecatini nel 2016. La determina del 6 febbraio scorso parla di 48 casi legati alla morosità di strutture ricettive. E ancora nel 2017 l’amministrazione aveva messo a ruolo circa 300mila euro legati ad altri 90 casi di mancato versamento dell’imposta di soggiorno avvenuti tra il 2014 e il 2015.

Marco A. Innocenti