
Il Comune segnala alla procura della Corte dei Conti numerosi albergatori che non hanno versato la tassa di soggiorno riscossa dai clienti e la magistratura contabile ricomincia i procedimenti per il recupero delle somme mancanti. L’amministrazione ha comunicato l’elenco delle strutture fuori regola pochi mesi fa e iniziano già ad arrivare le prime condanne.
La ditta individuale Hotel Villa Anna di Torrisi Francesco, chiamata in causa attraverso il legale rappresentante Francesco Torrisi, dovrà versare al Comune 3091,39 euro per il mancato pagamento di tutti i soldi riscossi dai clienti nel 2019 per la tassa di soggiorno. Nella sentenza, la Corte sottolinea che il soggetto interessato potrebbe non aver pagato anche diverse mensilità del 2017 e 2018. Per questi periodi comunque sono già stati avviati altri procedimenti.
Le difficoltà legate al versamento della tassa di soggiorno sembrano in aumento rispetto al passato, anche se la magistratura contabile non dice con precisione quante siano le strutture non in regola e soprattutto, a quanto ammonti la cifra totale non versata. Resta aperto il problema legato all’imposta reintrodotta in Italia oltre dieci anni fa. Gli albergatori, secondo la legge, svolgono il ruolo di agenti contabili. Qualcuno a volte fa confusione tra soldi incassati con il lavoro e somme destinate al Comune.
Da.B.