
Studenti diventano attori. Premio al corto sul bullismo
L’istituto comprensivo Caponnetto di Monsummano si è aggiudicato l’ennesimo premio del cinema come miglior cortometraggio con un filmato sul bullismo. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato ai ragazzi frequentanti le classi seconde della scuola media Giusti durante la cerimonia di premiazione del “Festival Ciak si gita“ che si è svolto al cinema Plaza a Napoli. Intanto la scuola sta pensando a una serata spettacolo da organizzare per proiettare il filmato vincitore. "L’anno scorso siamo stati in gita nel Cilento – spiega la professoressa Sara Picchi, che da anni propone e porta avanti progetti anche sul cinema, all’interno dell’istituto monsummanese, con altri colleghi – Contestualmente abbiamo partecipato al progetto da cui è emerso questo splendido e inatteso risultato". Gli allievi delle Caponnetto hanno avuto dunque l’occasione di ammirare luoghi come Paestum, Castellabbate e altre meraviglie della solare regione. Durante una delle mattinate di gita, i ragazzi hanno anche girato un cortometraggio di circa 5 minuti sulla base di una sceneggiatura e su un tema che avevano già preventivamente portato da casa. Gli studenti avevano scritto, insieme ai docenti la sceneggiatura, l’avevano mandata prima al regista e poi, una volta sul posto in gita, hanno realizzato le riprese che hanno composto il cortometraggio vincitore del Festival. Tutto questo a fianco di veri professionisti del settore come il regista, l’operatore e montatore. Un’occasione unica per i ragazzi per lavorare in modo professionale. "I ragazzi, in maniera anche molto improvvisata va detto, si sono subito divisi i ruoli. Tutto questo in una mattinata – prosegue la professoressa Picchi –. Il montaggio lo hanno fatto gli organizzatori del Festival, se ne è occupato il regista". Poi la comunicazione della vittoria e la corsa a Napoli delle professoresse Sara Picchi e Francesca Nannini in rappresentanza dell’istituto comprensivo monsummanese, che in 24 ore sono andate, hanno ritirato il premio e sono tornate e far lezione il giorno dopo a scuola. "È stata una bella e grande sorpresa vincere il premio come miglior cortometraggio in assoluto – prosegue l’insegnante – Il video s’intitola “La piramide dell’odio“ e parte dall’idea che ogni atto di prevaricazione o di bullismo può portare a una sorta di scalino metaforico verso una piramide più grande che poi è difficile da abbattere".
Dal palco del capoluogo partenopeo le due rappresentati della scuola durante la premiazione hanno detto: "Non ci aspettavamo questo premio. Per i ragazzi è stata una grande opportunità perché non sempre è possibile lavorare con dei professionisti in questo campo. Noi a scuola facciamo cinema fai da te, quindi poter lavorare e confrontarsi è stata davvero un’occasione preziosa".
Arianna Fisicaro