EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

Ospedale di Pescia al top. È centro di riferimento per la chirurgia tiroidea

I criteri: elevato numero di interventi, standard di qualità e nuove tecnologie. Feroci: "Siamo partiti nel 2018 dall’ambulatoriale, nel 2024 oltre 170 operazioni".

Francesco Feroci insieme a tutto il team

Francesco Feroci insieme a tutto il team

La struttura operativa complessa di chirurgia generale dell’ospedale S.S. Cosma e Damiano di Pescia, diretta da Francesco Feroci, ha ricevuto dalla SIUEC (Società italiana di Endocrinochirurgia) il riconoscimento di ’centro di riferimento’ per la chirurgia tiroidea, dopo la valutazione di criteri come l’elevato numero di interventi chirurgici, il rispetto di elevati standard di qualità e l’utilizzo di nuove tecnologie, abbinati ad un impegno costante nella ricerca.

L’ importante traguardo è stato reso possibile grazie al lavoro dei medici del reparto dedicati all’attività di chirurgia endocrina (oltre al dottor Feroci, i medici Giulia Fiorenza, Martina Izzo, Giulia Cerino e Tommaso Guagni) in stretta sinergia con alcuni medici della chirurgia generale degli ospedali di Pistoia (Ileana Skalamera) e di Prato (Luca Romoli) e in coordinamento con gli otorinolaringoiatri, medici nucleari ed endocrinologi aziendali sempre di Prato e Pistoia. "Nel 2018 – spiega Feroci – a Pescia è iniziata un’attività settimanale dedicata alla patologia tiroidea, solo ambulatoriale; nel 2021 sono stati avviati gli interventi chirurgici e, da quando sono diventato direttore, a settembre 2022, la quasi totalità di questa chirurgia che prima veniva effettuata all’ospedale di Prato è ora svolta nel presidio di Pescia. E’ stata acquisita una nuova tecnologia, come il neuromonitoraggio dei nervi ricorrenti, che garantisce ai pazienti un’elevata sicurezza, e introdotto nuove tecniche mininvasive come la termoablazione a radiofrequenza dei noduli tiroidei. Anche la formazione e gli aggiornamenti sono continui: inoltre siamo diventati centro di formazione in questo settore".

Il riconoscimento è stato conferito sulla base dei volumi e dei risultati ottenuti dal reparto di chirurgia generale metabolica e bariatrica: più di 170 interventi sulla ghiandola tiroide e paratiroidi nel 2024; oltre 30 termoablazioni a radiofrequenza; tasso di complicanze in linea con gli standard nazionali e internazionali; adozione e sperimentazione di moderne tecnologie.

"Si tratta di un riconoscimento rilevante – dichiara la dottoressa Giuditta Niccolai, direttore sanitario del presidio ospedaliero di Pescia – perché questa attività caratterizza in maniera importante la nostra struttura che, grazie all’impegno del dipartimento infermieristico e della struttura complessa di anestesia e rianimazione è riuscita a sostenere con abnegazione e qualità l’introduzione di un grande volume di pazienti provenienti anche dalle altre zone dell’Asl Toscana Centro".