Studenti aggrediti e feriti in centro

È accaduto nel primo giorno di scuola. Tac in ospedale per uno di loro. Le famiglie sporgono denuncia

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Il primo giorno di scuola è iniziato con una violenta aggressione avvenuta in viale Verdi, all’altezza dell’ingresso della pineta, durante la quale sono rimasti feriti due studenti.

Il fatto è avvenuto intorno alle 12.30 del 15 settembre, in piena ora di punta. Le madri dei ragazzi hanno presentato denuncia alle forze dell’ordine nei confronti di i giovani non identificati per un presunto tentativo di rapina con lesioni personali. Uno dei ragazzi, che ha ricevuto tre pugni, è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale di Pescia per essere sottoposto a una Tac, mentre l’altro, colpito da un solo pugno, ha riportato la rottura del labbro.

Secondo la testimonianza delle vittime, numerosi passanti avrebbero ignorato l’aggressione in corso, preferendo non intervenire per bloccare la violenta colluttazione. Le madri dei ragazzi hanno deciso di sporgere subito denuncia contro gli ignoti aggressori. La loro identificazione, oltre all’aiuto di possibili testimoni, potrebbe essere fatta anche attraverso il sistema di videosorveglianza comunale. Il fatto ha destato sconcerto in città e i commenti dei cittadini hanno invaso i social network per condannare gli autori del gesto, invocando provvedimenti esemplari per reati del genere.

Anche la madre di una delle due vittime è intervenuta, lamentando il disinteresse dei passanti per l’aggressione in corso. "Sono stati vergognosi – sottolinea la donna – bastava che un adulto si mettesse in mezzo e tutto sarebbe finito". Un uomo ha commentato la vicenda, criticando chi non ha aiutato i ragazzi. "È veramente grave – sottolinea – che accadano queste cose peraltro in pieno giorno, con il movimento delle scuole e con passanti adulti che non intervengono". Un altro commentatore è stato più sarcastico. "A Montecatini – scrive – succede anche questo: adulti in macchina vedono picchiare bambini, si girano dall’altra parte e proseguono nel loro cammino e poi si lamentano sui social dei tempi di attesa del semaforo". In tutta Italia ormai le cronache raccontano di atti di bullismo sempre più gravi, spesso sotto gli occhi disinteressati della gente, come in questo caso.

Daniele Bernardini