Vittime delle stragi naziste. Sarà ’stop’ ai risarcimenti

Il Governo non ha concesso la proroga per presentare le domande. L’ira del senatore Parrini: "Vergogna. Ennesimo schiaffo alle famiglie"

Il senatore dem Dario Parrini

Il senatore dem Dario Parrini

Valdinievole, 17 febbraio 2024 – Niente proroga per presentare la domanda per ottenere i risarcimenti per i sopravvissuti o gli eredi delle vittime delle stragi naziste. Il governo ha dato formalmente parere contrario all’emendamento presentato dai deputati Pd per ottenere una riapertura dei termini, fino al 30 aprile 2024, per avviare azioni risarcitorie. A dare la notizia è stato il vicepresidente della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama Dario Parrini (Pd), che attacca: "Si tratta di un ulteriore schiaffo in faccia ai familiari delle vittime di crimini nazifascisti visto che sono ancora centinaia quelli che non sono al corrente di questo diritto, o che non ne sono venuti a conoscenza in tempo per introdurre azione giudiziaria entro il precedente termine".

Insomma , il tempo è ormai scaduto e la riapertura dei termini – a meno di un ripensamento da parte del governo – sembra destinata a rimanere solo un’illusione. Suona come una beffa per quelle famiglie che non hanno fatto in tempo a intentare causa. In Valdinievole sono tante. Infatti le le domande che riguardano la strage del Padule di Fucecchio, dove ci furono 174 vittime e 22 feriti, sono state solo poche decine. "In generale questa è una vera vergogna, perché molte persone sono venute a conoscenza di questa opportunità solo da poco tempo", critica Parrini. L’emendamento era in discussione in Commissione Affari Costituzionali della Camera e proprio lunedì il senatore dem ha incontrato una rappresentanza dei parenti delle vittime, insieme alle associazioni e ad alcuni sindaci del territorio: "Abbiamo ribadito la necessità di lotta – insiste il senatore del Pd –. Mi sconcerta la tenacia con cui il governo, in prima persona in Parlamento e tramite l’Avvocatura nei tribunali, insiste a sbattere porte in faccia ai familiari delle vittime. Questo comportamento è una ferita storica e civile".

La vicenda dei risarcimenti per le stragi va dunque avanti fra critiche e polemiche. Prima per la scarsità dei fondi e il meccanismo piuttosto complesso. Eredi e sopravvissuti di stragi già ampiamente dimostrare devono passare attraverso una "causa" nei Tribunali. E a procedimenti in corso si è innescata una nuova critica. L’avvocatura dello Stato in più di un’occasione nel corso dei procedimenti si è opposta alle richieste di risarcimento. Il rischio è che alla fine, dopo un lungo iter, alle famiglie coinvolte arrivino solo pochi spiccioli. Anche i sindaci toscani dei comuni dove ci sono state le stragi avevano protestato per come si stava evolvendo questa situazione.