Smottamento in via di Speri, le famiglie: "Nessuno si occupa di noi"

Una grossa frana blocca la via di Speri a Pescia, preoccupando le famiglie residenti. La viabilità compromessa porta a disagi e malumore, mentre l'amministrazione comunale valuta interventi per ripristinare la situazione.

Smottamento in via di Speri, le famiglie: "Nessuno si occupa di noi"

Smottamento in via di Speri, le famiglie: "Nessuno si occupa di noi"

Le famiglie residenti nella parte alta di via di Speri sulle colline di Pescia, strada vicinale a uso pubblico bloccata ormai dal 10 febbraio da una grossa frana, sono preoccupate. A causa della pioggia, il costone era stato interessato da uno smottamento: fango, alberi e massi erano scivolati verso il basso, impedendo la viabilità in entrambi i sensi di marcia. Per le famiglie che abitano a monte della frana, però, è iniziato un periodo difficile: per raggiungere le proprie abitazioni, adesso, hanno due possibilità: lasciare l’auto a valle dello smottamento e proseguire a piedi attraverso il bosco, oppure passare dalla parte di Uzzano, raggiungendo la località Pianacci e poi scendendo seguendo via San Luca, un percorso per gran parte sterrato, molto ripido. "Su quel lato si passa solo con un mezzo a quattro ruote motrici – dice una delle residenti – ma quando piove, come in questi giorni, è ancora più complicato".

Sono una trentina le persone che vivono nella zona, abituate a convivere con le difficoltà che comporta la loro scelta di abitare in collina, in mezzo al verde. Il prolungarsi della situazione di disagio provocata dallo smottamento sta iniziando a provocare malumore. "Di questa zona non se ne occupa nessuno – afferma un altro dei residenti – si fa un gran parlare di sicurezza, ma poi ricade tutto sulle nostre spalle, sulle spalle di chi qui ci vive". L’amministrazione comunale non è rimasta a guardare. Come spiegato dal vice sindaco Luca Tridente, assessore con deleghe a Montagna e Ambiente, nei giorni scorsi i tecnici del Genio Civile si sono presentati sul posto per effettuare un esame della situazione e capire che tipo di intervento effettuare. "Dobbiamo capire se è possibile attivare una somma urgenza per ripristinare lo stato dei luoghi subito, o se si può fare un primo intervento e poi realizzare un progetto di messa in sicurezza dell’intero versante, da candidare ai fondi regionali". Emanuele Cutsodontis