Choc per Silvia, è morta la podista investita da un'auto. Donati gli organi

Inutili le terapie intensive: troppo grave l’emorragia cerebrale

Silvia Tamarri

Silvia Tamarri

Montecatini, 13 settembre 2018 - «Silvia Tamarri è deceduta nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 12 settembre, al Trauma Center dell’ospedale di Careggi a Firenze a seguito della gravi ferite riportate nell’incidente stradale del giorno precedente. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi per la donazione». Questa comunicazione del centro ospedaliero mette purtroppo la parola fine alle speranze dei tanti amici della cinquantenne di Pescia, residente a Uzzano, che attorno alle 9 di martedì era stata travolta da un’auto in via di Castellare ad Alberghi, nei pressi dello stadio di Pescia e del mercato dei fiori. Stava facendo jogging per allenarsi in vista dei prossimi impegni agonistici. Era infatti un’appassionata podista e tesserata per i «Run..dagi». Domenica scorsa aveva partecipato alla Casacolor Run a Montecatini ottenendo peraltro un ottimo quinto posto.

Avrebbe compiuto 51 anni nel prossimo gennaio. La sua è stata una vita vissuta all’insegna dell’impegno sociale, del teatro, dello sport e prima di tutto della famiglia. Pochi anni fa aveva partecipato ad alcuni concorsi letterari con i suoi racconti, con i quali si era guadagnata la pubblicazione in volume; racconti che erano piaciuti molto alla critica e non solo, tanto che Radio Pescia, emittente web, le aveva dedicato un ampio spazio, proponendo anche la lettura dei suoi elaborati. Insieme al marito Andrea e con il supporto dei figli è stata fra i fondatori e i protagonisti della compagnia Perversi Polimorfi; da pochi giorni aveva ripreso il lavoro, in vista della prossima stagione, nella quale avrebbe presentato lo spettacolo «Due partite», curandone la regia.

Nella scorsa estate, in collaborazione con il circolo Arci Madiba, aveva partecipato alla realizzazione di «Stracci di libertà», con la partecipazione, in veste di attori, di un gruppo di richiedenti asilo ospiti delle strutture Arci.

Le sue condizioni, dopo lo scontro con una Panda guidata da un floricoltore pesciatino, erano subito apparse gravissime. L’emorragia cerebrale non le ha dato scampo, nonostante le cure in terapia intensiva al Cto fiorentino. La situazione rimasta stazionaria ieri mattina aveva dato qualche speranza, poi crollata nel corso del pomeriggio. La notizia della sua morte ha subito raggiunto Pescia e Uzzano, sprofondando nel dolore i tanti amici che le volevano bene.

Daniele Bernardini

Emanuele Cutsodontis