Sesto rinvio per il processo Ruby Ter a Danilo Mariani e Berlusconi

Il leader di Forza Italia è ancora in ospedale: se ne riparlerà il 22 aprile. L’imputato montecatinese rischia oltre 4 anni di carcere

Danilo Mariani con Silvio Berlusconi

Danilo Mariani con Silvio Berlusconi

Sesto rinvio dell’udienza del filone senese del processo Ruby Ter, giunto alle battute finali, deciso ieri pomeriggio dal collegio presieduto da Ottavio Mossi, accogliendo la richiesta di legittimo impedimento dei legali di Silvio Berlusconi, ancora in ospedale al San Raffaele di Milano per accertamenti medici. La prossima udienza si terrà giovedì 22 aprile. Si tratta di un rinvio breve per capire quale potrà essere in questo periodo l’evoluzione medica delle condizioni dell’ex presidente del consiglio, che ha espresso a suo tempo l’intenzione di essere presente a una udienza del processo che lo vede coinvolto, assieme al pianista delle feste di Arcore Danilo Mariani, per molti anni residente a Montecatini e dintorni. Vuol raccontare la sua verità sulle accuse.

Berlusconi a Siena è imputato di corruzione in atti giudiziari e Mariani di falsa testimonianza e di corruzione in atti giudiziari. La pubblica accusa ha chiesto per loro una condanna rispettivamente a 4 anni e 2 mesi e 4 anni e 6 mesi.

Nel corso dell’udienza di ieri, la pm Valentina Magnini ha chiesto accertamenti medici nei confronti di Berlusconi, mentre la difesa di Mariani ha chiesto lo stralcio della parte che riguarda il suo assistito. "Da parte del tribunale non è stato ritenuto necessario alcun accertamento medico – ha detto Enrico De Martino, uno dei legali di Berlusconi – come richiesto dalla pm, ritenendo sufficiente la documentazione prodotta. Verificheremo l’evoluzione della situazione". "Situazione – aggiunge l’altro legale Federico Cecconi – che va monitorata. In ogni caso il quadro che abbiamo presentato è stato ritenuto preciso e circostanziato". Anche sulla richiesta di stralcio presentata dai legali di Mariani il collegio del tribunale non ha preso decisioni.

Secondo l’accusa, Berlusconi avrebbe dato importanti somme di denaro a Mariani per indurlo alla falsa testimonianza sul caso Olgettine. Per il pm Valentina Magnini, che gli contesta appunto tale reato, avrebbe ricevuto 170 mila dal leader di Forza Italia in cambio del suo silenzio nelle aule dei processi sul sexgate di Arcore. I bonifici, effettuati da Berlusconi a Mariani come "rimborsi spesa", avvennero dal 2011 al 2013.

Mariani, nato a Firenze nel 1964, nel proprio passato ha molti anni vissuti a Montecatini, dal 1972 al 1996. Risulta essere stato anche direttore musicale di un ben noto locale del centro. Per un certo periodo, dal 1990, ha avuto casa anche a Ponte Buggianese. Attualmente risiede in un piccolo centro della provincia di Siena e lavora come compositore per Fiction Mediaset. A Montecatini aveva frequentato l’istituto tecnico Pacinotti – la sede era allora nei pressi di via Marruota – passando poi ai conservatori di Firenze e Lucca.

Il processo senese è stato originato da un fascicolo trasmesso dal tribunale di Milano a quello della città del Palio nel 2017 per competenza territoriale.

Marco A. Innocenti