Sempre meno personale: "In Comune siamo passati da 205 a 132 dipendenti"

Botta e riposta fra opposizione e maggioranza sul tema dei lavoratori. L’assessore Rastelli: "Le entrate dell’ente non consentono assunzioni".

Sempre meno personale: "In Comune siamo passati da 205 a 132 dipendenti"

Sempre meno personale: "In Comune siamo passati da 205 a 132 dipendenti"

"Il Comune è passato da 205 a 132 dipendenti, dal 2019 allo scorso giugno. Sono andati in pensione, senza essere sostituiti, 42 dipendenti, mentre altri 27 hanno scelto la mobilità. L’amministrazione è al limite dell’interruzione di alcuni servizi. Non c’è senso di appartenenza, il clima è pessimo in certi uffici. Non c’è competenza: la giunta valuta il funzionario sostituendosi nella gestione diretta di competenze tecniche". È intervenuto così il consigliere di minoranza Ennio Rucco, (Pd), durante l’ultima seduta del consiglio comunale. "A noi questa situazione non va bene – ha proseguito – la pagella ai dipendenti la dà la posizione organizzativa responsabile d’area, non l’assessore su Facebook. L’ente è del tutto sprovvisto del numero di funzionari adeguati per fare fronte alla gestione dei fondi del Pnrr, attraverso i quali in un anno è possibile utilizzare cifre che sarebbero disponibili in dodici". Poco prima Federica Rastelli, assessore al personale, aveva risposto all’interrogazione presentata da Simone Magnani (Movimento Cinque Stelle) su questo argomento. "La normativa - ha replicato l’esponente della giunta - a partire dall’ anno 2020, ridefinisce sostanzialmente i limiti di legge da rispettare nella programmazione e nella realizzazione delle assunzioni nei comuni, abbandonando il concetto di turnover, basato sul numero di cessazioni, introducendo una logica basata sulla sostenibilità finanziaria della dotazione organica intesa in termini ampi e comprensivi delle forme di lavoro flessibile e quindi vincolando le nuove assunzioni in diretta relazione con le entrate proprie di ciascun ente. In questo modo viene meno anche il principio della neutralità delle assunzioni per mobilità, precedentemente in vigore. A decorrere dall’entrata in vigore di questa normativa, anche a causa dell’emergenza pandemica iniziata nel 2020 e della conseguente crisi economica, le entrate correnti degli enti, soprattutto quelli a vocazione turistica, come il Comune di Montecatini, hanno subito una drastica riduzione, che seppur in concomitanza con una contrazione della spesa di personale, non hanno permesso e non permettono a questa amministrazione di effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato".

L’assessore ha spiegato come la legge prevede anche che "il rapporto tra spesa di personale e media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati, considerate al netto del fondo crediti dubbia esigibilità stanziato in bilancio di previsione, risulta superiore ai valori soglia previsti dalla normativa corrente per poter assumere. La legge ha inoltre soppresso, in caso di mobilità volontaria, nei Comuni con un numero di dipendenti superiore a 100, la necessità del nulla osta da parte dell’amministrazione di appartenenza".

Daniele Bernardini