
I rilievi
Montecatini Terme, 27 maggio 2021 - Piazza del Popolo, mezzogiorno: un gruppo di bambini corre felice sotto l’occhio attento delle madri, preoccupate che possano cadere sul travertino, non certo morbido e delicato. Alcuni impiegati iniziano a uscire dagli uffici per degustare l’aperitivo prima di pranzo. Sembra un giorno normale, uno come tutti gli altri, ma non lo è. In piazza del Popolo, a distanza di 27 anni dall’ultima volta, sta per essere commessa una rapina, uno di quei fattacci che possono provocare anche feriti, o, addirittura, morti. Un uomo alto, all’apparenza gentile e bene educato, si presenta all’ingresso della gioielleria Punzo. Prima di suonare il campanello del noto negozio di preziosi, utilizza il dispenser per pulirsi le mani, con accuratezza e grande precisione. Tra poco, dimostrerà di essere ben altra persona.
Andrea Punzo, figlio del titolare, ne ricava senza dubbio un'impressione positiva e, quando suona il campanello, non può che farlo entrare. In un attimo, come se fosse un film, insieme a lui entrano altre due persone. "Questa è una rapina", dice l’uomo che si è presentato per primo all’ingresso, con un forte accento dell’Est europeo, mentre, insieme agli altri complici, tirano fuori le pistole.
"Tutti e tre erano a volto scoperto e avevano l’aria piuttosto decisa", racconta Andrea Punzo. Lui e il padre Carlo sono due commercianti piuttosto intelligenti e capiscono che non è proprio il caso di fare gli eroi. I tre rapinatori fanno razzia di preziosi e orologi esposti in vetrina e nelle teche. Dalle prime valutazioni, comunque ancora in corso, risulta che dal negozio siano stati portati via beni per oltre 30mila euro, anche se la perizia definitiva potrebbe essere il valore totale della refurtiva potrebbe essere superiore. Dopo aver saccheggiato la Gioielleria Punzo, i tre malviventi escono alla svelta e fuggono verso corso Matteotti. Nel magazzino, al piano inferiore, c’è una dipendente del negozio. È terrorizzata dalle riprese che vede attraverso le telecamere, ma sa che deve dare al più presto l’allarme. Dopo essersi accorta di quanto stava succedendo, ha premuto l’allarme collegato con i carabinieri. Sul posto, però, i primi ad arrivare sono gli agenti del commissariato. Spetta quindi alla polizia di Stato, come si dice in gergo, procedere nell’indagine e cercare di catturare i rapinatori. In base alle prime riflessioni fatte da cronisti esterni alle indagini, i tre rapinatori sono professionisti e arrivano da fuori.
Quest’ultimo aspetto sarebbe messo in risalto dalla mancanza di accorgimenti per nascondere il proprio volto. Sembra quasi, anche se si tratta solo di un’ipotesi, che con Montecatini non abbiano nulla a che fare e vivano da tutt’altra parte. Forse, un basista del posto, collegato in qualche maniera con loro, li ha avvisati che in piazza del Popolo, c’è una bella gioielleria, dove fare un colpo. La famiglia Punzo è arrivata a Montecatini da Salerno nel 1916: il primo negozio l’ha aperto vicino alla sede attuale, in piazza del Popolo. Poi, la sede è stata spostata sotto i portici del Gambrinus, per poi arrivare in piazza del Popolo. Rapine nel cuore della città non avvenivano ormai da circa 27 anni. Tra la fine degli anni Settanta e la metà degli anni Novanta, i rapinatori presero di mira le banche di questa zona. Ma il potenziamento dei mezzi di protezione elettronica e la repressione delle forze dell’ordine stroncarono questa situazione. L’ultima rapina di rilievo in una gioielleria della Valdinievole era avvenuta nel 2016 da Marsili, a Uzzano. I banditi portarono via un bottino di circa 100mila euro. Gli agenti del commissariato di Montecatini, diretto dal vicequestore Mara Ferasin, in questo momento sono impegnati in una frenetica caccia all’uomo per individuare e arrestare gli autori della rapina alla Gioielleria Punzo.