All’inizio è stato un modo per continuare a dialogare con il figlio Cristiano, tragicamente scomparso in un incidente stradale il giorno del suo 38esimo compleanno, poi quelle pagine sempre più fitte di ricordi sono diventate un diario per la piccola Gloria e gli altri nipoti per sapere un giorno chi era il loro babbo o zio. Infine la decisione di farne un libro "per far conoscere - come si legge nell’introduzione - la sua vita, con lo scopo di tenere alto il suo ricordo e in più spero possa servire senz’altro ad altri giovani come un bell’esempio da imitare". Così è nato "Una dolce storia" di Giuseppe Benedetti, presentato sabato scorso, in una sala gremita e partecipata dell’hotel "da Beppe", tra applausi, ricordi e inevitabile commozione. "Un libro pieno di amore", l’ha definito l’amica ed ex senatrice Caterina Bini che nel suo intervento ha ricordato anche i suoi lutti, la perdita di un fratello e di una figlia: "Dopo eventi del genere - ha detto - tutto cambia. C’è un prima e un dopo. Si modifica l’essenza della vita, il modo di vivere, la prospettiva. Giuseppe e la sua famiglia sono riusciti a trasformare il dolore in amore verso il prossimo". Anche per Federica Fratoni che non ha potuto partecipare alla presentazione per impegni istituzionali ma ha inviato un messaggio scritto, "prima di tutto la sua opera è un grande e generoso gesto d’amore. Un dono autentico". Alla presentazione ha preso parte anche don Paolo Monti, parroco di Albinatico e Anchione che dopo la tragedia è stato molto vicino alla famiglia Benedetti: "In quei momenti - ha spiegato - non ci sono risposte da dare. Si può solo ascoltare, trasmettere vicinanza e pregare. Non si può fare altro". "Questo libro - ha detto Giuseppe Benedetti - è come se l’avessi scritto con Cristiano. E’ stato lui a farmi sgorgare i ricordi e a darmi l’ispirazione. E’ stato un dialogo continuo". L’evento è stato promosso da Avventura Democratica che da anni organizza anche il memorial in ricordo di Cristiano. Il prossimo verrà disputato tra poche settimane. "Quella raccontata da Giuseppe - ha detto il presidente ed ex sindaco Marco Cortesi – non è solo una storia familiare. E’ anche la storia di un paese, Chiesina, e dei suoi personaggi".
Durante l’incontro è stato ricordato come una delle poche strade in paese rimaste senza nome, è quella dove vive la famiglia Benedetti e dove c’è la sua azienda. Sarebbe bello venisse intitolata a Cristiano che da lassù continua ad aiutare tante persone. Anche il ricavato del libro sarà destinato in beneficenza.
Gabriele Galligani