DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Accusato di abusi sessuali, lo psicologo resta in carcere

Il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta dei suoi legali: "Faremo ricorso al Tribunale del riesame"

Lo psicologo resta in carcere

Lo psicologo resta in carcere

Montecatini, 25 novembre 2023 – Resta in carcere lo psicologo accusato di abusi sessuali aggravati nei confronti di dieci ragazze, alcune delle quali minorenni all’epoca dei fatti, tra il 2013 e il 2023. Il pubblico ministero Giuseppe Grieco e il giudice delle indagini preliminari Patrizia Martucci hanno espresso parere contrario alla richiesta di passaggio agli arresti domiciliari presentata dagli avvocati Mauro Cini e Davide Parenti del Foro di Prato, difensori del professionista. I legali, adesso, si rivolgeranno al Tribunale del riesame di Firenze per ottenere la scarcerazione del loro assistito.

Lo psicologo è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Montecatini dirci giorni fa, in seguito a un’indagine condotta dalla polizia di Stato e coordinata dalla procura. La notizia è stata un vero choc in tutta la Valdinievole, dove da molto tempo l’uomo, di cui non pubblichiamo le generalità a tutela delle vittime, collabora con numerosi istituti scolastici nelle attività legata agli sportelli di assistenza per il disagio giovanile.

L’indagine è nata in seguito alla denuncia formalizzata nel gennaio di quest’anno da una vittima la quale, all’epoca dei fatti 14enne, ha raccontato di aver conosciuto lo psicologo durante alcuni incontri di presentazione organizzati da un istituto scolastico che frequentava, volti a far conoscere gli obiettivi e la funzione degli sportelli dedicati al disagio. Una volta attirata la simpatia di alcune giovani pazienti lo specialista le invitava a sottoporsi a terapia privata presso il proprio studio, inizialmente insegnando alcune tecniche di respirazione e rilassamento. A un certo punto, hanno confermato le vittime, lo psicologo sarebbe passato a tecniche irregolari che vertevano sul contatto fisico.

In quelle circostanze , secondo le testimonianze, le ragazze, nel corso di alcune sedute nelle quali il professionista si sdraiava accanto a loro in una stanza attigua allo studio dove erano stati collocati dei materassini, subivano i palpeggiamenti. Gli agenti del commissariato hanno parlato anche con altre donne, maggiorenni all’epoca dei fatti, che hanno confermato il trattamento subito, scegliendo però di non sporgere querela.

È stato eseguito un decreto di perquisizione locale e personale, estesa, oltre allo studio medico, alla propria abitazione e ogni altro luogo di sua pertinenza, che ha portato al sequestro di alcuni supporti informatici. Gli ulteriori riscontri ottenuti hanno convinto la procura a chiedere e ottenere un provvedimento di custodia cautelare in carcere per l’indagato al giudice delle indagini preliminari.