
di Valentina Spisa
Il premio "Vita d’artista" 2020 è stato assegnato al pittore Domenico Monteforte, sabato, nel giorno di apertura della sua mostra "Hanami", al salone Portoghesi del Tettuccio. L’importante riconoscimento intitolato alla memoria di Francesco Augusto Turelli, fondatore dell’omonima galleria, è stato consegnato da Luciano Geloso, alla presenza del figlio Emanuele, rispettivamente genero e nipote di Turelli, con la partecipazione della critica d’arte Francesca Bogliolo, di Carlo Motta responsabile editoriale di Cairo editore, dell’ex assessore alla cultura di Montecatini Terme Bruno Ialuna, di Massimo Giovanetti per le Terme. Domenico Monteforte spiega: "La mostra nasce durante il lockdown, è stata una reazione istintiva a questa chiusura. Ho lavorato per mesi in studio, con i colori pastello, dedicando le opere alla voglia di primavera, alla gioia di vivere. Un rapporto con il colore che in me si è accentuato grazie alla nascita di mio figlio, guardo lui e mi si apre il cuore. Così, quando prendo i barattoli dei colori, scelgo quelli più chiari, più luminosi. E’ una grande emozione ricevere il premio ‘Vita d’artista’ – ha aggiunto - perché ho conosciuto Turelli quando ero un giovane pittore, ventotto anni fa, venne a trovarmi con la moglie e mi riempì di elogi. Dopo qualche settimana, mi mandò il genero e mi presero a lavorare con loro: un grande onore per me, perché la galleria Turelli è di altissimo livello e si è dedicata ad artisti di caratura mondiale. E, inoltre, Montecatini Terme è una cittadina meravigliosa, l’unica in cui potrei venire a vivere lasciando la Versilia". A Bruno Ialuna è stato affidato il compito di ripercorrere la storia del premio "Vita d’artista": "Cinquantuno anni fa, due grandi personaggi di questa città, Dino Scalabrino e il cavalier Francesco Turelli, si trovarono per un caffè nel bar storico del Tettuccio ed ebbero l’idea del premio ‘Vita d’artista’, da assegnare ogni anno ad un personaggio dell’arte e della cultura mondiale, si noti, non soltanto nazionale.
Il premio è andato avanti per anni, poi, ad un certo punto, si è interrotto; un giorno che eravamo qui, Emanuele ed io, dissi: ‘Perché non rifacciamo vivere il premio?’. Ogni anno, scegliamo grandi artisti che hanno dato qualcosa alla città di Montecatini Terme e Domenico Monteforte è stato uno di questi". Emanuele Geloso ha ricordato: "Rappresento la famiglia Turelli, presente dal 1957 con l’omonima galleria al Tettuccio, lo stabilimento termale più bello d’Europa. Nonostante questo sia stato un anno atipico, abbiamo deciso di non fermarci e di consegnare il premio al maestro Domenico Monteforte con la motivazione della commissione che: ‘Conferisce tale premio per i risultati eccellenti conseguiti negli anni passati nel mondo dell’arte internazionale’. Il premio è stato consegnato a personaggi come Giorgio De Chirico, Aligi Sassu, Joan Mirò e molti altri grandi maestri. Il maestro Monteforte, prossimo alla mostra a Kyoto e Osaka, in Giappone, è stato numerose volte in Usa, dove molti collezionisti possiedono le sue opere. Ha ricevuto importanti premi, tra cui il premio alla carriera al ‘Festival dei due mondi’ a Spoleto, ‘Artista dell’anno’ a Roma; tre sue opere sono entrate a far parte della collezione del senato".
Geloso ha ringraziato, tra gli altri, l’artista Gianfranco Giorni autore dell’opera che rappresenta il premio ‘Vita d’artista’. Carlo Motta ha dichiarato: "Rappresento il marchio ‘Giorgio Mondadori’ che opera all’interno del gruppo Cairo Communication. Monteforte ha sempre avuto idee e dato contributi vincenti a livello editoriale ed è stato protagonista ed ispiratore di progetti editoriali di successo: ricordo ‘Arte in cucina’, arrivato alla quarta edizione e poi le monografie come: ‘Signa artis’". La critica d’arte Francesca Bogliolo ha spiegato: "Quando qualcuno mi chiede che cosa fa rimanere l’artista nella storia dell’arte, la mia risposta è che l’artista deve saper parlare all’universale, attingere la verità da sentimenti che tutti conosciamo. Le opere d’arte funzionano come uno specchio: ci fermiamo istintivamente davanti ad un’opera che parla di noi stessi. Monteforte ha la capacità di parlare all’universale: nei suoi paesaggi notate strade che si addentrano, che indicano una propensione all’interiorità, poi il casolare, il sentimento rasserenante del tornare a casa; l’opera è spesso avvolta dalla luce, propensione alla memoria, ritorno ad un passato archetipico che esiste nei nostri cuori; infine, i fiori, legati alla vita, al passaggio del tempo, che in Monteforte esprimono la forza della vita. Da qui mi è venuta l’idea di accostare le opere ad ‘Hanami’, alla contemplazione dei fiori dei giapponesi: contemplare il fiore, per contemplare la vita. Ciò che rende Monteforte universale è questa attitudine alla poesia". Tra il pubblico, molti ospiti noti dal mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte, amici ed estimatori di Monteforte, tra loro anche Solange e Rosanna Fratello.