Poliziotto ferito, l'aggressore minorenne finisce in carcere

Il fatto è avvenuto la scorsa settimana in corso Roma

Un momento degli arresti

Un momento degli arresti

Montecatini Terme (Pistoia), 20 marzo 2018 - Finisce in cella, nel carcere minorile, il ragazzo rumeno che, insieme a un maggiorenne, la scorsa settimana, ha rotto una bottiglia in testa all’ispettore capo Paolo Pieri, sfregiandolo in modo orribile sul volto con un coccio di vetro. I due stranieri, del tutto ubriachi, martedì mattina, stavano molestando i clienti dei negozi e dei locali nel tratto di corso Roma a pochi metri dalla ex caserma dei vigili del fuoco. Pieri, libero dal servizio, stava facendo una passeggiata con il cane, quando alcuni conoscenti gli hanno chiesto aiuto.

Il poliziotto, da 16 anni in servizio nel commissariato di Montecatini, non si è tirato indietro e ha invitato i due a smetterla. Per tutta risposta, il minorenne gli ha spaccato una bottiglia in testa e, dopo aver raccolto il coccio di vetro, lo ha sfregiato in modo orribile. Poi, insieme al maggiorenne, ha continuato a colpirlo con grande violenza, rompendogli anche due denti incisivi. Dopo l’aggressione, i due rumeni sono sfuggiti, mentre, pochi minuti dopo, sono arrivati i mezzi delle forze dell’ordine. In meno di un’ora, gli agenti del commissariato, diretto dal vicequestore Mara Ferasin, hanno bloccato il minorenne, riuscendo poi a raggiungere il complice nell’abitazione di un altro rumeno, in via del Salsero.

Il connazionale ha provato a ostacolare la polizia, ma i colleghi di Pieri, una volta fatta irruzione, hanno sorpreso il maggiorenne mentre tentava di mettere gli abiti in lavatrice. Il Gip del tribunale di Pistoia ha confermato gli arresti domiciliari per l’affittuario della casa, Mihaita Bigu, 32 anni, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento, e ha convalidato in carcere l’arresto del maggiorenne, Gheorge Spataru, 31 anni, che si trova a Santa Caterina in Brana, a Pistoia. Il tribunale dei minori di Firenze, dopo aver inizialmente disposto l’affidamento del minorenne in una casa-famiglia, ha deciso di trasferirlo in un carcere minorile.