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Cronaca

Con la sua moto ai confini del mondo, nuova impresa di Salvatore Pizzo

E a Buenos Aires incontra l'ex viola Daniel Bertoni LE IMMAGINI DEL VIAGGIO

Salvatore Pizzo (al centro) con Daniel Bertoni e suo figlio Jair

Montecatini 12 marzo 2015 -Nuova impresa di viaggio del montecatinese Salvatore Pizzo, protagonista di avventure nei luoghi più lontani del pianeta. Questa volta, dopo essere venuto a conoscenza del progetto di asfaltatura di due tra i più leggendari tracciati polverosi del Sud America, la Carretera austral in Cile e la Ruta 40 in Argentina, ha scelto di volare direttamente dall'altra parte del mondo. L’avventura è iniziata a Puerto Montt, località cilena dell’Oceano Pacifico, dove Salvatore si è imbarcato verso l’isola di Chiloè.

 

Il territorio, che ben impressionò anche Charles Darwin, colpisce per la sua natura lussureggiante, i palafitos ovvero i tipici villaggi su palafitte, le stupefacenti chiese in legno multicolori dai pittoreschi tetti a scandole, le pinguiniere, le scenic road e gli stagni popolati da stupende specie acquatiche. Da Quellòn, un altro traghetto ha riportato Pizzo sul continente, dove si è inserito sulla leggendaria Carretera Austral, già in taluni tratti sfregiata dall’asfalto, che insieme alla successiva Ruta Nacional 40, lo ha condotto, dopo oltre 4mila chilometri, a concludere il proprio solitario viaggio a Ushuaia, attraversando anche lo stretto di Magellano e la Terra del fuoco.

 

A Coihaique, Pizzo ha potuto ad ammirare la grande Piedra dell’Indio, un’enorme sperone di roccia a sbalzo, raffigurante appunto il profilo di un indiano evocante le facce dei presidenti degli Stati Uniti del Monte Rushmore. A Puerto Rio Tranquilo è stata imperdibile l’escursione in battello sul grande Lago General Carrera ad ammirare le cattedrali di marmo, stupefacenti conformazioni rocciose di carbonato di calcio, che erose nel tempo dalle acque hanno dato luogo ad un intrigo di infinite grotte e gallerie percorribili in barca quando l’acqua del bacino si abbassa, e le cui bianche volte simili appunto a cappelle, riflettono un intenso azzurro.

 

Pizzo ha visitato anche una bella colonia di pinguini, vicino a Punta Arenas e, dopo aver superato lo stretto di Magellano, è tutta una tirata (disturbata da fortissimo vento), sino a Ushuaia, la fin del mundo, dove è è andato a piazzare la sua tenda nell’incantevole Parco della Tierra del Fuego. Il primo dei tre voli di ritorno in Italia ha obbligato Salvatore ad una sosta di oltre mezza giornata a Buenos Aires. E'stata una splendida occasione per far finalmente fede alla promessa di andare a trovare un vecchio amico, suo di Montecatini con cui, vicino di casa in Italia, ha trascorso diversi natali e reciproci compleanni.

 

Il grande campione viola Daniel Bertoni assieme al figlio Jair, peraltro ex alunno della mamma di Pizzo, è andato subito a prelevarlo, dimostrandosi un eccezionale cicerone per le vie della capitale. Pizzo ha potuto testare ancora una volta e con autentica soddisfazione i validissimi equipaggiamenti messi a disposizione dalle ditte: Ufo Plast, Givi, Alpinestars, Leo Vince, Marushin, Nikon e Bertoni. Il professionista ringrazia inoltre lo staff della Motor Agri Garden, per i mezzi messi puntualmente a disposizione per trasferire la moto nei porti di spedizione.