
Nell’ambito della manifestazione "Passeggiate letterarie 2022", sabato 7 maggio alle 15 viene organizzata la passeggiata I racconti del padule. Il matto delle Giuncaie di Renato Fucini". Sarà un percorso di cinque chilometri. Il raduno è previsto presso la chiesa di Castelmartini. La passeggiata viene organizzata da Italia Nostra sezione Valdinievole, dalle associazioni Intrecci onlus e Grus Grus odv. L’intera manifestazione, che prevede altre passeggiate nei comuni di Lamporecchio, Vinci e Cerreto Guidi, ha il patrocinio delle quattro amministrazioni comunali.
Lo scorso anno si è celebrato il primo centenario della morte di uno scrittore importante per la Toscana e la Valdinievole, Renato Fucini, che ha goduto di grande fama nel primo Novecento, ma che nella seconda parte è stato oggetto di una revisione storica e critica. Nato a Monterotondo di Massa Marittima nel 1843 e morto a Empoli nel 1921, noto anche con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, Fucini esordì in letteratura con i "Cento sonetti in vernacolo pisano" (1872), cui seguirono altri versi in vernacolo e in lingua (Poesie di Neri Tanfucio, 1920), dando vita a figure e scene del piccolo mondo toscano caratterizzate da schiettezza e arguzia. I racconti delle Veglie di Neri furono quasi tutti pubblicati separatamente, tra il 1876 e il 1882, sulla rivista Rassegna Settimanale, diretta da Sidney Sonnino e Leopoldo Franchetti. La raccolta Veglie di Neri uscì in volume nella prima edizione dell’editore Barbèra di Firenze nel 1882; l’edizione completa e illustrata della raccolta è la quarta, pubblicata da Hoepli di Milano nel 1890.
Il tema del racconto di sabato prossimo, appunto "Il matto delle Giuncaie" – riporta il sito web di Italia Nostra Valdinievole – è una rappresentazione della dura vita delle campagne e delle paludi toscane nell’800 che FucinI rende, per lo più con brevi dialoghi tra popolani, conditi spesso di battute e modi proverbiali. La struttura narrativa lo rende particolarmente adatto a una passeggiata letteraria nei luoghi stessi che il testo descrive facendo rivivere al visitatore le atmosfere e le sensazioni che lo hanno ispirato.
Attraverso il filtro narrativo sono resi visibili i cambiamenti naturali e umani che sono avvenuti nell’ambiente e nella organizzazione sociale. Il racconto abbinato alla conoscenza diretta dei luoghi è fonte di conoscenza di paesaggi e di ambienti che si configurano come patrimonio unico e dai grandi valori naturali, storici e culturali delle comunità locali da proteggere, conservare e rivitalizzare.
La passeggiata inizia dall’esterno della chiesa di San Donnino, punto di ritrovo e di iscrizioni a Castelmartini. Ci sarà una breve sosta davanti alla villa Poggi Banchieri, oggi dimora storica. Nel Bosco di Chiusi lettura della prima parte del racconto; al Porto delle Morette conclusione della lettura e rientro.