
Don Mario Avella con i parrocchiani di Santa Maria Assunta Foto Goiorani
Montecatini Terme, 21 agosto 2020 Le due parrocchie del centro della città diventano una sola, sotto la guida di una coppia di sacerdoti. E’ senza dubbio una svolta storica a Montecatini quella che verrà ufficializzata nei prossimi giorni. La parrocchia di Santa Maria Assunta in piazza del Popolo, e quella di Sant’Antonio da Padova in via San Francesco si fonderanno in un’unica entità, sotto la guida – in solidum è il termine ecclesiastico – di don Mario Avella e don Gianluca Diolaiuti. Lascia la parrocchia di Sant’Antonio, dopo oltre 15 anni, don Alessandro Capanni, arrivato dopo l’addio dei frati minori francescani. A lui va il ringraziamento di numerose famiglie per l’attività svolta nella preparazione dei più giovani ai sacramenti, nelle attività culturali e di oratorio. Anche l’Ordine dei frati minori, nonostante sia ormai passato qualche anno, ha lasciato un ricordo importante tra i montecatinesi, più o meno giovani, per l’instancabile opera in città. Il giorno di Ferragosto, il vescovo Roberto Filippini ha ufficializzato la fusione nella parrocchia di Santa Maria Assunta, mentre il 29 agosto provvederà a farlo nella chiesa di Sant’Antonio. La basilica di Santa Maria Assunta venne edificata nel 1824, su progetto dell’architetto Cambray Digny, diventando uno dei rari esempi di neoclassico in Toscana. Nel 1962, dopo mezzo secolo di discussioni e l’abbattimento della struttura originaria, venne inaugurato il nuovo edificio. Il progetto fu realizzato dall’architetto fiorentino Raffaelle Fagnoni in collaborazione coi colleghi Spadolini, Stocchetti e Negri. L’inaugurazione ebbe luogo il 29 settembre 1962, dodici giorni prima che iniziasse il Consiglio Vaticano Secondo. La costruzione della chiesa di Sant’Antonio da Padova fu iniziata il 21 settembre 1911. Lo scopo originale del progetto era quello di offrire un punto di appoggio ai frati minori di San Francesco che si recavano in città per trascorrere le cure termali. Nella zona occidentale di Montecatini, a quei tempi, i residenti e i fedeli non erano numerosi. L’edificio, completato nel 1926 per vari motivi, non ultimo il primo conflitto mondiale, è stato sviluppato in stile architettonico di falso gotico su progetto degli architetti Giulio Bernardini e Ugo Giusti. L’edificio a Est della chiesa, costruito in contemporanea alla parrocchia, ha svolto la funzione di ospizio per i frati fino al 1957, anno di elevazione a chiesa parrocchiale. Al momento viene utilizzato per lo svolgimento delle attività più varie. Don Capanni, negli ultimi anni, ha offerto il piccolo teatro realizzato all’interno per lo svolgimento di rassegne amatoriali svolte da compagnie provenienti da tutta la Toscana. Le due parrocchie rappresentano elementi di storia e cultura molto importanti per la comunità di Montecatini. La loro unione potrebbe aiutare a valorizzare meglio questo ricco patrimonio. Daniele Bernardini