REDAZIONE MONTECATINI

Paolo Posillico torna libero dopo il Riesame

Per i giudici del Tribunale le intercettazioni telefoniche non erano sufficienti

Paolo Posillico, 50 anni, arrestato dalla guardia di finanza a fine luglio, lascia il carcere, in seguito alla decisione del Tribunale del Riesame di Firenze. L’uomo era finito nella casa circondariale di Pistoia con l’accusa di essere solo formalmente un dipendente della Centrale Srl, società a cui fanno riferimento il ristorante Don Chisciotte e il Bar Centrale in piazza del Popolo. Secondo gli inquirenti, l’indagato, di fatto, gestiva i due locali, mentre la titolarità era stata affidata in modo fittizio a due prestanome, tra cui la sua convivente Ina Frumos e l’imprenditore italo-canadese Antonio Manna. Secondo la guardia di finanza, questa procedura era stata messa in atto per eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale antimafia, essendo Posillico già gravato da precedenti penali specifici. Le due attività,affidate a un amministratore giudiziario, secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, erano controllate dal clan camorristico Terracciano. Il Tribunale del riesame ha sottolineato che "il materiale probatorio sul quale si fonda l’ipotesi accusatoria consta quasi esclusivamente delle intercettazioni telefoniche dell’utenza di Posillico. Gli atti non si sono estesi alla verifica delle provenienza delle risorse impiegate per l’acquisto delle quote della società, laddove la verifica ha carattere preliminare al fine di ritenere la ricorrenza dell’ipotesi contestata"

R.M.