
Per la serie C’eravamo tanto amati continua il botta e risposta tra Gabriele Baldi , presidente del Siag e storico rappresentante dei guidatori e il sottosegretario con delega all’ippica Patrizio La Pietra. Baldi , elettore di La Pietra ha detto di essere rimasto deluso dal suo comportamento per quanto riguarda due aspetti fondamentali del comporta ippico: il pagamento dei premi e la programmazione delle corse, in particolare dei gran premi. Gabriele Baldi ha lamentato il ritardo nei bonifici nei confronti delle scuderie, nonostante le promesse di La Pietra e una penalizzazione di alcuni gran premi a cominciare dal "Nello Bellei" che si disputa al Sesana. Il sottosgretario ha replicato affermando che il "priblema dei ritardi dei pagamenti è annoso e non si risolve in breve tempo" e che questo lo ha spiegato ai vari rappresentanti di categoria, compreso il Siag. Per il calendario del Sesana ha invece invitato Baldi a confrontarsi con la proprietà Snai che ha richiesto questo tipo di programmazione.
Su questo Gabriele Baldi spiega: "Ggli ippodromi, nel passato per una giornata persa avevano fatto le barricate, ora tacciono e si dicono soddisfatti. Scopriamo l’arcano mistero. Il Sottosegretario ha evidenziato loro che questo era un anno di transizione, che i denari non abbondano ma “miracolo dei miracoli “quello che loro avevano percepito nel totale per l’anno 2022 avrebbero incassato anche per il 2023 sia che avessero fatto le solite giornate di corse sia che fossero calate. In pratica se con meno spese percepisci i soliti denari hai guadagnato!".
Il rappresentante dei guidatori tiene molto anche a un altro apsetto, quello di alcuni gran premi, quelli di gruppo III.
"Al momento del mio parlare - dice Baldi – erano a 40.000 euro “cifra ridicola” e che logicamente non poteva attirare concorrenti validi. Feci notare che erano state promosse le corse QuartèQuintè ad una cifra enorme per quello che rappresentavano: ogni corsa era dotata di circa 29.000 euro e di queste corse ve ne erano due alla settimana! Producevano ottimo spettacolo? No. Fatica a fare i partenti favoriti netti, ridicola raccolta scommesse (si parla di non più di 2.000 euro nel totale in tutta italia non al bar dell’angolo), mi sembrava logico equiparare la cifra a quella delle normali tris, risparmiando così 40.000 euro a settimana con il quale denaro si sarebbero potuti correggere tutti i Gruppi Tre, che fra l’altro avevano fatto la storia dell’ippica. Ora sono a 37500 euro! Perché? Vi è una spiegazione? Vorrei conoscerla , visto che i denari erano già nel normale stanziamento".