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Cronaca

"Il reato di omicidio stradale consentirà di salvare molte vite"

Il convegno organizzato alle Terme Excelsior

Il monumento intitolato alle vittime degli incidenti stradali e a Massimo Massimi

Montecatini 7 novembre 2015 - Approfondimento critico sul reato di omicidio stradale con il convegno «Omicidio stradale: educare per non uccidere», organizzato all'Excelsior dal Siulp, con particolare coordinamento del segretario provinciale Maria Grazia Ingegneri e patrocinato dal Comune di Montecatini, dalla Provincia e dall'Asaps. Questi i punti fermi della riflessione: certezza della pena, semplificazione normativa, effetto deterrente del reato di omicidio stradale da unire però imprescindibilmente ad un'ampia opera preventiva ed educativa per tutti coloro che si mettono alla guida; la necessità di dar vita ad una norma che resista ad un eventuale vaglio della Corte Costituzionale.

 

In sala, gli alunni delle scuole. I relatori del convegno moderato da Beatrice Chelli sono stati: il sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Grieco, Massimiliano Massimi, presidente dell'associazione Massimo Massimi onlus, il direttore del servizio centrale di polizia stradale Giuseppe Bisogno, l'avvocato Massimiliano Annetta, la psicologa e criminologa consulente del ministero di Grazia e Giustizia Silvia Calzolari, Felice Romano, segretario generale nazionale Siulp. Al convegno hanno preso parte i vertici provinciali e cittadini di tutte le forze dell'ordine ed è stato presentato il nuovo dirigente del commissariato di Montecatini vicequestore aggiunto Fabio Caprio.

 

Il questore Salvatore La Porta ha affermato: «L'introduzione del reato di omicidio stradale è un importante traguardo che dà a noi operatori della sicurezza uno strumento in più a fronte di circa 4mila morti all'anno sulle strade un terzo dei quali per guidatori in stato di ebbrezza». Il prefetto Angelo Ciuni ha dichiarato: «Sono orgoglioso di constatare questo cammino culturale, sul piano della consapevolezza, per superare comportamenti irresponsabili, assurdi che portano a conseguenze irreparabili». La psicologa e criminologa Silvia Calzolari ha spiegato come da tempo si prospetti la necessità dell'intervento dello psicologo tra i docenti dei corsi per il conseguimento della patente per valutare il «fattore umano» alla guida.

 

Gli interventi del sindaco Giuseppe Bellandi, del presidente della Provincia Rinaldo Vanni, dei deputati Edoardo Fanucci e Caterina Bini hanno sottolineato come l'impegno delle istituzioni sia fondamentale per rispondere al tema della sicurezza stradale, come sia essenziale dare gli strumenti alle forze dell'ordine per agire sul fronte dei controlli. Quest'ultimo punto è stato sottolineato anche nell'intervento del segretario provinciale Siulp Maria Grazia Ingegneri. Poi, le toccanti immagini di un estratto del film «Young in Europe», storia di 4 ragazzi che vivono la terribile esperienza dell'incidente stradale.

 

«E' questa – ha detto Ingegneri - la prima causa di morte dei giovani in Italia e in Europa». Massimiliano Massimi, padre di Massimo vittima della strada il 23 ottobre 2014, ha parlato in veste di presidente dell'Associazione Massimo Massimi onlus, ricordando la tragedia che ha colpito il figlio ed ha gravemente lesionato Francesco, l'amico che era con lui: «Abbiamo deciso che la morte di Massimo non dovesse essere vana. Con mia moglie abbiamo incontrato altri familiari di vittime della strada, abbiamo conosciuto le associazioni Guarnieri e Borgogni, abbiamo fondato l'associazione in nome di nostro figlio e con gli altri abbiamo operato per l'introduzione del reato di omicidio stradale e lesioni stradali. Non beneficeremo delle nuove norme, perché la legge penale è irretroattiva, ma abbiamo deciso di vivere il nostro dolore con spirito di servizio per salvare vite, visto che ci sono circa 3500 morti all'anno, circa dieci morti al giorno sulle strade italiane».

 

Il sostituto procuratore della Repubblica di Pistoia Giuseppe Grieco ha tra l'altro ricordato che il Ministro dell'Interno Angelino Alfano sul tema omicidio stradale ha affermato che le nuove norme debbano prevedere sanzioni che 'facciano paura'. Il sostituto procuratore Grieco ha spiegato: «Questa nuova legge è rivoluzionaria: dettaglia i casi che possono accadere con le relative sanzioni di fatto contenendo la discrezionalità del giudice. Credo che il reato di omicidio stradale servirà a dare una pena adeguata a chi commette reati assurdi, ingiustificabili ed irresponsabili. Ciò che deve essere sottolineato con centralità è il fattore educativo: pensare che il legislatore abbia dovuto codificare condotte che farebbero rabbrividire una persona con un minimo di formazione civica significa riflettere proprio sull'educazione. A voi giovani dico che la vera libertà è fare la scelta di compiere un'azione giusta, senza condizionamenti e con senso di responsabilità». Felice Romano, segretario generale nazionale Siulp, curando le conclusioni ha tra l'altro ricordato il lunghissimo impegno del sindacato in relazione al tema della sicurezza stradale, sancendo i punti cardine della certezza della pena, della semplificazione normativa ed del fattore della prevenzione.                                                   Valentina Spisa