Oggi un tir per la Romagna Beni di prima necessità

La raccolta dopo le parole Mirko Casadei ospite di "Acqua in bocca" "Catastrofe incredibile, social e giornali non riescono a spiegare la tragedia".

MONTECATINI TERME

Il cuore grande della Valdinievole batte fino all’Emilia Romagna. Lo fa insieme a Mirko Casadei, ospite della rassegna Acqua in bocca ( ma non troppo ) allo stabilimento termale Tettuccio. Doveva essere soltanto la presentazione di un libro "Il figlio del re, storia e storie di Raoul Casadei" con l’intervista di Simona Peselli, invece si è trasformata in una raccolta di beni di prima necessità per la regione colpita dall’alluvione. Il sindaco di Montecatini Terme Luca Baroncini ha lanciato un appello sui social e durante la presentazione che è stato immediatamente raccolto dalla Prociv Arci con il Centro Alimentare Solidale. Così domenica partirà un tir carico di beni di prima necessità, ma anche un furgone con cibo destinato a cani e gatti. "Ho contattato Massimo Isola, il sindaco di Faenza, una delle città più colpite - racconta Mirko Casadei - . Gli ho comunicato che c’era la possibilità di ricevere da Montecatini Terme questo importante aiuto. Lui ha ringraziato commosso e colpito dalla velocità della risposta della città Toscana. Questo risultato evidenzia l’amore che tutta Italia nutre nei confronti della nostra Romagna". Ventimila sfollati, 14 morti accertati, una regione in ginocchio. "E’ una catastrofe incredibile commenta Mirko Casadei -. i social, i giornali non riescono a far capire la tragedia, ma la nostra forza è l’appartenenza al territorio , lo spirito di collaborazione. Vedere gruppi di persone che con i badili in mano a spalare il fango trovano la forza di intonare ‘Romagna mia’. Mio padre Raoul sarebbe stato fiero di tutto questo . Ci sono anche tantissimi giovani che con uno spirito di fratellanza stanno offrendo il massimo". Disperazione e incredulità. " Quando è cominciata l’alluvione - dice Mirko - ero a casa a Cesenatico. C’era già stata una grande allerta che sembrava quasi esagerata, invece è arrivata dal mare una forte tempesta con onde altissime. Le vedevo dalla foce del fiume Rubicone. La mia casa si trova a poche centinaia di metri. Il mare non riusciva a ricevere il fiume in piena, carico dalle grandi piogge e respingeva l’acqua. All’inizio abbiamo sottovalutato l’allerta meteo, pensando che fosse un’esagerazione continuando la nostra vita di sempre. Poi quando ci siamo trovati davanti agli occhi la darsena con le barche attaccate in mare aperto, dopo che si era staccata, è stato chiaro che la situazione era gravissima. Ma purtroppo era soltanto l’inizio".