REDAZIONE MONTECATINI

Montalbano Spa, 15 milioni di litri d’olio

L’azienda che associa cooperative di Lamporecchio e dintorni registra un fatturato di 62 milioni di euro da luglio 2020 a giugno 2021

Si è chiuso con 62,6 milioni di euro di fatturato, frutto della commercializzazione di 15 milioni di litri di olio, il bilancio 202021 della Montalbano Agricola Alimentare Toscana spa, società con sede operativa a Vinci, ma che associa importanti cooperative nella Valdinievole pistoiese, con numerosi soci anche a Lamporecchio e Larciano. Il bilancio dal luglio 2020 al giugno 2021 è stato approvato dall’assemblea dei soci.

"La Montalbano spa – dice il presidente Giuseppe Piscopo – crede da sempre nel valore della filiera dell’olio extravergine di oliva e ha investito risorse importanti contribuendo alla crescita di tutto il sistema. Oggi tuttavia occorre compiere un ultimo ma fondamentale passo in avanti: chiudere la filiera assieme all’anello finale, quello cioè della distribuzione. In tal senso ci fa molto piacere, condividendolo, l’appello lanciato dal mondo della distribuzione cooperativa: abbiamo bisogno di maggiore integrazione verticale di filiera, di maggiore trasparenza e collaborazione tra tutti gli attori che compongono la filiera a partire dalla produzione agricola, per passare alle imprese di trasformazione, nel nostro caso i frantoi cooperativi, alle imprese che imbottigliano e commercializzano, come la nostra, per arrivare alle imprese di distribuzione e ai consumatori finali".

"Oggi che la parola filiera va tanto di moda – dice Massimo Carlotti, vicepresidente nazionale di Legacoop Agroalimentare e responsabile del Dipartimento Agroalimentare e Pesca di Legacoop Toscana – possiamo rivendicare con ancora più orgoglio l’esempio rappresentato da questa grande esperienza di aggregazione cooperativa, capace di unire produttori, trasformatori e commercializzazione in un progetto nazionale. Vogliamo essere protagonisti del cambiamento, a servizio di una remunerazione equa, trasparente, attenta alla sostenibilità ambientale e sociale, in una logica di squadra dove il consumatore assume una piena centralità. L’aumento dei costi di produzione, che sta mettendo a dura prova la tenuta del settore agroalimentare, ha bisogno di provvedimenti immediati a tutela di tutti gli attori coinvolti in questa sfida".

"La crescita del canale dei discount – conclude Giuseppe Piscopo – il progressivo incremento delle quote di mercato del prodotto a marchio del distributore, le grandi opportunità sui mercati all’export e la crescente attenzione dei consumatori sui temi relativi alla salute, alla sicurezza ed alla sostenibilità, fenomeni in larga parte già presenti prima della pandemia, stanno adesso subendo una forte accelerazione".