Migranti "Rifiutiamo il Cpr". Franchi difende l’ex carcere

La nuova stretta del Governo fa "temere" la vecchia ipotesi conversione Veneri

Migranti "Rifiutiamo il Cpr". Franchi difende l’ex carcere

Migranti "Rifiutiamo il Cpr". Franchi difende l’ex carcere

Nelle ultime ore si è tornato a parlare della realizzazione di un Centro permanenza rimpatri-Cpr dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso per una nuova stretta sull’arrivo dei migranti, sembra definitiva la scelta della realizzazione di nuove strutture, almeno una per regione. "Si estende a 18 mesi (6 mesi iniziali, seguiti da proroghe trimestrali) il limite massimo di permanenza nei Centri per il rimpatrio degli stranieri non richiedenti asilo – si legge nella nota emessa dal Governo – per i quali sussistano esigenze specifiche (se lo straniero non collabora al suo allontanamento o per i ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione da parte dei Paesi terzi). Il limite attuale è di tre mesi, con una possibile proroga di 45 giorni. Inoltre, si prevede l’approvazione, con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa, di un piano per la costruzione, da parte del Genio militare, di ulteriori Cpr, da realizzare in zone scarsamente popolate e facilmente sorvegliabili".

Torna, quindi, a circolare l’ipotesi che era stata ventilata in aprile, di realizzare un Cpr nei locali dell’ex carcere di Veneri. Immediata la reazione negativa del governatore Eugenio Giani, cui subito si è unita l’amministrazione comunale pesciatina: quella di realizzare la struttura a Pescia, afferma il sindaco Riccardo Franchi, è "notizia che ci trova in totale disaccordo e che ci vedrà impegnati su tutti i fronti possibili di opposizione a questi lager autorizzati – commenta –. Questi centri sono inadeguati infrastrutturalmente e rischiano di trasformarsi in delle vere e proprie bombe sociali poiché non offrono garanzie sul rispetto e sulla dignità delle persone ospitate con gravi ripercussioni anche sociali nei comuni che ospitano questi centri. Come amministrazione comunale non faremo sconti e ci opporremo con tutte le nostre forze alla realizzazione di questo ed altri tipi di centri all’interno della nostra città coinvolgendo tutti i cittadini nella nostra battaglia, differentemente da quanto fatto da chi ci ha preceduto quando è stata data la notizia la prima volta. Concludiamo ribadendo la nostra assoluta contrarietà ricordando infine che i migranti trattenuti, dopo 18 mesi e senza alcun accordo di rimpatrio, diventeranno di fatto, immigrati irregolari e noi abbiamo il dovere di impedire questa situazione".

Emanuele Cutsodontis