Migranti all’hotel Palladio. Il caso finisce alla Camera. Interrogazione di Furfaro

Il deputato Dem porta in Parlamento i risultati della sua ispezione di dicembre "I richiedenti asilo versano in condizioni che non sono degne di un Paese civile" .

Migranti all’hotel Palladio. Il caso finisce alla Camera. Interrogazione di Furfaro

Migranti all’hotel Palladio. Il caso finisce alla Camera. Interrogazione di Furfaro

Finisce in parlamento il caso dei 57 migranti, di cui 11 bambini, ospitati all’Hotel Palladio, in via delle Puglie, utilizzato come centro di accoglienza straordinario. Il parlamentare Marco Furfaro (Pd) ha presentato un’interrogazione sui risultati della sua recente ispezione. Il deputato ricorda i risultati di questa attività: "Nella mia ispezione al Cas nel vecchio Hotel Palladio di Montecatini – del chiara – ho potuto constatare personalmente una situazione ai limiti della decenza: sporcizia, incuria, stanze fatiscenti, riscaldamenti non o mal funzionanti, minori costretti a condividere gli spazi con gli adulti, al contrario di quello che prescrive la legge. Persone che non vedono erogato il pocket money da mesi e altre che manifestano un urgente bisogno di cure mediche che non sono state prese in carico da nessuno".

"Solo grazie alle mie prerogative parlamentari ho potuto constatare una situazione non degna di un paese civile – continua Furfaro – e sia il governo che il comune di Montecatini dovrebbero provare imbarazzo per la loro complicità e per la loro compiacenza con situazioni come questa che sono una vergogna per una nazione civile".

Il parlamentare del Pd è piuttosto duro nelle sue affermazioni. "Parlano tanto di sicurezza – dice l’esponente dell’opposizione – ma quale sicurezza si può garantire abbandonando in un hotel persone che non hanno certezze, ragazzi che non vanno a scuola e che non hanno niente da fare? Il primo cittadino, nonché segretario regionale della Lega, aveva bisogno della mia ispezione parlamentare per accorgersi che nella sua città, nella sua comunità, c’era qualcosa che non andava e che potenzialmente poteva diventare esplosiva dal punto di vista sociale? Di quale sicurezza si parla se questo è il modello di gestione delle persone che arrivano qui? Oppure è un modo diabolico e inquietante proprio per creare caos, insofferenza e quindi insicurezza nella città per poi lucrarci politicamente sopra? Vorrei risposte dal governo e dal sindaco, su questo punto, perché la sicurezza è una cosa seria e si fa con i fatti, non con la propaganda. Ho per questo depositato un’interrogazione urgente al ministro dell’interno, penso sia arrivato il momento di far luce su queste zone d’ombra, avere delle risposte e fare tutto il possibile per ripristinare condizioni minime di umanità e legalità".