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Cronaca

Massa e Cozzile, giunta nella bufera per l'aumento delle indennità agli amministratori

Progetto Rilancio attacca la decisione: "Noi volevamo che fossero diminuite"

Marzia Niccoli, sindaco di Massa e Cozzile

Montecatini 28 ottobre 2015 - L’amministrazione comunale di Massa e Cozzile aumenta le indennità per gli amministratori e in città scoppia la polemica. La lista civica “Progetto rilancio” non ci sta e lancia un duro attacco contro la giunta di Marzia Niccoli. E dall’opposizione arrivano anche i dati completi sulle effettive spettanze previste dall’amministrazione: al sindaco andranno 2585 euro al mese, all’assessore vicesindaco 1090, agli altri assessori 980 e al presidente del consiglio comunale 285.

 

Progetto rilancio non transige nella valutazione e annuncia una dura battaglia sul contenimento dei relativi costi, accusando la maggioranza di aver fatto una scelta sbagliata. Per questa ragione, si affida a un polemico comunicato.“Da tempo – dice il gruppo di minoranza – il sindaco e gli assessori lamentano l’insufficienza delle risorse assegnate al Comune. Da tempo, questo ritornello viene ripetuto ai cittadini quando chiedono qualche soluzione ai veri problemi quotidiani e di prospettiva. Fino a ieri, nonostante questo, le indennità del sindaco e degli assessori costavano alla comunità circa 66mila euro all’anno. La minoranza riteneva che si potesse, anzi si dovesse, provvedere a una riduzione.

 

Per questo, nel consiglio comunale del primo agosto scorso, il gruppo Progetto rilancio propose che venisse dimezzato il costo da 66mila a 33mila euro, ma l’iniziativa venne respinta. Ora, in modo stupefacente, la giunta con una delibera del 27 agosto ha aumentato le indennità, portando la spesa annua complessiva per sindaco, assessori e presidente del consiglio a ben 81mila euro. Non ci sono parole per commentare: nei prossimi quattro anni agli amministratori del Comune saranno destinati circa 320mila euro”.

 

Secondo Progetto Rilancio, “non era questo il momento di incrementare questi costi. Era questo il momento, piuttosto, di tirare la cinghia. Era questo il momento per gli amministratori di compartecipare insieme ai cittadini ai sacrifici imposti dalla crisi e dal governo. Era questo il momento di ritornare all’attività amministrativa svolta per passione e per onore. La presenza in Comune non deve essere intesa come un’attività per farsi uno stipendio. Chiediamo ai concittadini di valutare questo comportamento che alla minoranza appare ingiustificabile e persino sprezzante”. A Massa e Cozzile la polemica politica sembra così destinata a farsi sempre più incandescente in merito alle indennità degli amministratori pubblici.