
Lupori vince il premio per la riproducibilità della scienza
Le neuroscienze all’avanguardia nascono in Valdinievole. Ha appena 33 anni, ma è già il primo autore di un importante progetto di ricerca. Leonardo Lupori, originario di Buggiano, ha vinto il premio per la riproducibilità della scienza 2023. Il giovane scienziato, diplomato al liceo classico Lorenzini di Pescia, ha conseguito la laurea triennale in scienze biologiche e la specialistica in biologia molecolare all’Università di Pisa. Ha poi effettuato il perfezionamento, il dottorato di ricerca, alla Scuola Normale Superiore. La Rete italiana per la riproducibilità scientifica (Itrn), un consorzio che mira alla diffusione della scienza, ha deciso di consegnare l’importante riconoscimento allo studioso, al momento impegnato in un laboratorio a Basilea.
Il lavoro riporta la prima mappatura delle reti perineuronali, strutture fondamentlai per la plasticità cerebrale. "Le reti avvolgono alcuni neuroni importanti per la plasticità del nostro cervello. Questa caratteristica – spiega Lupori – consente al nostro cervello di adattarsi alle situazioni e di apprendere aspetti nuovi. Durante la nostra adolescenza, per esempio, capacità del genere sono superiori rispetto alla vecchiaia".
Questa attività di ricerca può consentire un grande progresso dal punto di vista sanitario e sociale, grazie all’impegno di ricercatori come Leonardo. Gli studi neurobiologici sono intimamente legati a quelli sulle malattie del sistema nervoso, non solo per l’aspetto conoscitivo delle disfunzioni neuronali, ma anche per la ricerca delle loro cause e di modelli sperimentali di malattie. Lupori, come in ogni percorso di ricerca universitaria, sta affrontando la fase del post-dottorato in un laboratorio esterno, in questo caso in Svizzera. "Con me si è trasferita anche la mia compagna Francesca Tozzi che ha partecipato al progetto premiato – sottolinea il ricercatore - Anche in questo momento stiamo lavorando insieme, qui in Svizzera".
Leonardo, nonostante il suo complesso percorso di crescita e formazione professionale, non ha perso i legami con le sue origini. "Riesco a tornare a Buggiano, dove vivono ancora i miei genitori e mia sorella almeno 3-4 volte all’anno – conferma – in fondo non vivo mica così lontano. La neurobiologia mi ha sempre affascinato, lavorare sui meccanismi del cervello è senza dubbio una straordinaria soddisfazione". Il lavoro, dal titolo ’A Comprehensive Atlas of Perineuronal Net Distribution and Colocalization with Parvalbumin in the Adult Mouse Brain’ è stato pubblicato sulla rivista ’Cell Report’, oltre a Leonardo, primo autore, e Francesca, ha coinvolto i perfezionandi Valentino Totaro, Sara Cornuti e Aurelia Viglione, sotto la supervisione del professor Tommaso Pizzorusso.
Lupori in questo momento, lavora Friedrich Miescher Institute for Biomedical Research di Basilea. Il premio è stato conferito, in virtù della stretta aderenza del lavoro ai principi dell’Open Science, all’Università di Bologna, in occasione del terzo congresso annuale dell’Itrn.
Tutti i dati originali e i programmi necessari per l’analisi dei dati sono stati depositati in repositori pubblici, garantendo libero accesso a chiunque desideri utilizzarli per ulteriori approfondimenti scientifici. Inoltre, l’atlante completo delle reti perineuronali è reso disponibile sul sito ufficiale www.pnnatlas.sns.it, consentendo a ricercatori e appassionati di esplorare e approfondire la ricerca in modo trasparente.
Daniele Bernardini