Lorenza Mario protagonista di ’Saranno famosi’: "State pronti a sorridere e sognare"

L'attrice Lorenza Mario si esibisce stasera a Montecatini Terme nel musical "Fame - Saranno famosi". Rivela la sua preferenza per la recitazione e il desiderio di gestire meglio la sua popolarità televisiva passata. Il musical attuale, diretto da Luciano Cannito, offre spettacolo e leggerezza al pubblico desideroso di sognare.

Lorenza Mario protagonista di ’Saranno famosi’: "State pronti a sorridere e sognare"

Lorenza Mario protagonista di ’Saranno famosi’: "State pronti a sorridere e sognare"

Da icona televisiva a stella della commedia musicale e del teatro oggi: Lorenza Mario questa sera è di scena dalle 21 con il cast di ’Fame – Saranno famosi’ sul palco del Teatro Verdi di Montecatini Terme.

Vista la sua versatilità, Lorenza Mario come vorrebbe essere ricordata?

"In questo periodo artistico, mi piacerebbe più come attrice. La danza è stata il primo amore: da ballerina di fila al ‘Bagaglino’, spesso e volentieri il pubblico mi rammenta in quella veste. Adoro cantare, ma oggi come oggi mi piace di più recitare. E nel mese di marzo che ci siamo appena messi alle spalle, mi sono divisa tra il musical e ‘Le preziose ridicole’ di Moliere con Benedicta Boccoli".

Se potesse tornare indietro, che cosa non rifarebbe e che cosa, invece, desidererebbe rifare?

"Sono stati tanti gli sbagli, col senno del poi. Tutte le scelte sono state fatte con la maturità del momento. Rifarei tutto quanto, probabilmente stando più attenta all’aspetto mediatico. Ero quasi ‘spaventata’ dai servizi fotografici e giornalistici. Passai, in fretta, dall’essere ballerina di fila alle prime pagine dei giornali. La tivù ti dà enorme popolarità, grande visibilità e, forse, non ho gestito bene quegli anni – o non sono stata gestita bene in quelle stagioni. Abbandonai il mezzo televisivo per mia scelta, per fare altro. Vengo da Padova, da una famiglia con radici solide, di 6 fratelli. Ho vissuto 15 anni a Roma, una città bellissima, ma ove puoi svolgere al massimo una commissione al giorno, e ho sentito la necessità di tornare alle origini, a risiedere col mio compagno e mio figlio sui Colli Euganei, circondata dalla natura".

Al Teatro Verdi, che musical dobbiamo aspettarci? Conforme all’originale oppure?

"Il musical originale, del 1987, attinse un po’ dal film del 1980 con Irene Cara e un po’ dalla serie tv degli anni successivi. Luciano Cannito è riuscito a spostarlo ai giorni nostri, con un tocco di magia. È per un pubblico eterogeneo, che si entusiasma per la bellezza delle musiche, i giochi di luce, i costumi, le coreografie. Le scene sono firmate da Italo Grassi, i costumi da Maria Filippi, la direzione musicale da Giovanni Maria Lori. I veri protagonisti, più che noi quattro professori, sono i ragazzi, i giovani del cast. È bello che dovunque vada, faccia il tutto esaurito. Abbiamo tanto bisogno di una ripresa, forte, del teatro italiano. Abbiamo necessità di leggerezza, di sognare, di sorridere dopo anni nei quali, purtroppo, siamo stati assillati da problematiche, extra, gigantesche".

Gianluca Barni