L’esito del voto pesciatino peserà anche in Provincia

Oliviero Franceschi non sarà confermato, mentre Zaira Vinci rientrerebbe in consiglio soltanto con il successo di Vittoriano Brizzi al ballottaggio.

L’esito del voto pesciatino  peserà anche in Provincia

L’esito del voto pesciatino peserà anche in Provincia

L’esito finale delle elezioni amministrative avrà ripercussioni anche nel consiglio provinciale, organo di secondo livello nominato da sindaci, assessori e consiglieri dei venti comuni e che resterà in carica fino al prossimo dicembre. Questo perché, all’interno dell’assise di piazza San Leone, sono attualmente due i rappresentanti pesciatini: Zaira Vinci e Oliviero Franceschi. Ma alla luce di quanto emerso dalle urne di domenica e lunedì scorsi – in termini di preferenze – e in vista del ballottaggio molte cose potrebbero cambiare.

Secondo quella che sarà la nuova composizione del consiglio comunale pesciatino, infatti in ogni caso il rappresentante della Lega Oliviero Franceschi non verrà rieletto, a meno di clamorosi colpi di scena legati ad apparentamenti dell’ultim’ora in cambio di qualche ruolo di assessore: in questo modo decadrebbe da consigliere provinciale e al suo posto non potrebbe entrare nessuno del centrodestra, visto che lo stesso Franceschi aveva già sostituito un anno fa Patrizia Manchia (Forza Italia) che non era stata rieletta a Pistoia. Così facendo la lista "Provincia per tutti", che al momento conta su cinque consiglieri (rispetto ai quattro di Democratici e Progressisti del centrosinistra e Provincia Pt Civica), ne perderebbe uno per strada visto che non ci sono altri nomi che ne facevano parte al momento dell’elezione a dicembre 2021. Un cambio di equilibrio netto quindi, visto che adesso la maggioranza in consiglio provinciale è garantita di fatto dal voto che dà il presidente Luca Marmo. Ma anche in questo frangente, non è detta l’ultima parola. Infatti nasce anche il problema di Zaira Vinci, capolista di Vivi Pescia, che entrerebbe in consiglio comunale solo con la vittoria di Vittoriano Brizzi. Rimanendo fuori, decadrebbe anche lei: nella civica c’erano Walter Mandolini e Giovambattista Grasso (non riconfermati a San Marcello Piteglio e Pistoia), Silvio Buono ancora in carica ad Agliana e Tina Nuti rieletta nel capoluogo. Il posto, per i voti ponderati conquistati, spetterebbe allo stesso Buono: ex leghista, passato ad Agliana Civica che ha poi abbandonato la maggioranza di centrodestra. E in Provincia dove andrebbe a schierarsi? Andrebbe a sostituire Vinci in tutto e per tutto, dando appoggio a Marmo, oppure si allineerebbe a Fdi e Fi? Un bel rebus.

S.M.