Lavoro: "Reindustrializzare è dovere di Lactalis"

Marco Niccolai, consigliere regionale del Pd, richiama l’azienda alle proprie responsabilità sociali

La recente manifestazione, svoltasi a Pistoia, dei dipendenti dello stabilimento di Alival

La recente manifestazione, svoltasi a Pistoia, dei dipendenti dello stabilimento di Alival

Valdinievole, 9 settembre 2022 - «Abbiamo letto in questi giorni – scrive Marco Niccolai , consigliere regionale del Pd – i contenuti del preaccordo tra la multinazionale Lactalis e le organizzazioni sindacali rispetto al futuro dei dipendenti degli stabilimenti ex Alival di Ponte Buggianese. Non entro nel merito del confronto tra azienda e sindacati: prendo atto della fortissima volontà di Lactalis di dismettere gli stabilimenti, procedendo all’interruzione di 149 rapporti di lavoro. Le clausole dell’accordo tese a rendere più facile il reinserimento dei dipendenti che non possono accedere alla pensione non tolgono certo l’amarezza per la fine di un presidio produttivo fondamentale. Questo accordo dunque non cambia la sostanza della scelta di Lactalis che impoverisce fortemente tutto il territorio provinciale e la vertenza è tutt’altro che chiusa. Si chiuderà quando Lactalis si adopererà seriamente e non a parole per favorire un processo di reindustrializzazione del sito di Ponte Buggianese. Solo a quel punto potrà tirarsi fuori dalla questione, che essa stessa ha creato e che contribuire a risolvere".

«Le istituzioni – aggiunge Niccolai – faranno la loro parte per favorire la reindustrializzazione ma Lactalis dovrà essere protagonista e non spettatore. Del resto stiamo parlando di una multinazionale che ha rapporti commerciali e produttivi in tanti Paesi; non pare dunque una missione impossibile individuare una possibile via per la reindustrializzazione per un colosso del genere. E’ avvenuto a Marradi qualche mese fa per volontà di un imprenditore italiano, possibile che Lactalis non ci riesca? Ringrazio il consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali, Valerio Fabiani, che sta lavorando anche in questi giorni per favorire questo percorso. La Regione lavora per la reindustrializzazione del sito perché non possiamo perdere altre fabbriche: chi ha creato però il problema ha il dovere di risolverlo".