
Dovrebbe riaprire il 7 marzo la piscina comunale, dopo oltre tre mesi di inattività dovuta alla rottura e alla sostituzione delle vecchie caldaie, ma le strade del Centro Nuoto, gestore della struttura, e del Comune sembrano sempre di più destinate a dividersi. Tra le due parti manca un accordo relativo al possibile pagamento delle utenze, per un certo periodo, da parte del Comune, visti i problemi di sostenibilità del servizio causati dalla pandemia. "Riscontrando da più parti un eccessivo entusiasmo per l’avvenuto collaudo delle nuove caldaie, presupposto per una rapida riapertura delle piscine, ci sembra doveroso indicare qualche cifra". Inizia così l’intervento di Henryk Krawczyk, presidente del Centro Nuoto Montecatini, pubblicato ieri sulla pagina Facebook della struttura, nel quale ribadisce l’intenzione di non voler dar vita a ulteriori polemiche.
"Abbiamo documentato al Comune – prosegue - mancati ricavi, al 31 ottobre 2021, per il solo periodo pandemico, per circa 385nila euro, (nulla compreso del precedente ) e maggiori costi, peraltro riconosciuti anche in specifiche determine dirigenziali. Abbiamo chiuso il 30 novembre per la definitiva morte delle caldaie, già preannunciata un anno prima. A settembre 2021, abbiamo dovuto chiudere la squadra agonistica, ben consci che di lì a poco le caldaie avrebbero cessato di funzionare, e non si sarebbe potuta garantire una stagione ai ragazzi, perdendo oltre a un ingente valore economico (60 quote, a una media di 600 euro ciascuna fanno 36mila euro ) anche un immenso patrimonio di anni di lavoro, umano e affettivo. Abbiamo perso tutti gli abbonamenti annuali della nostra affezionata clientela che, a dicembre di ogni anno, venivano rinnovati per 60 persone a un costo unitario di 500 euro ciascuno, per un totale di 30mila euro, avendo la piscina chiusa. Alla riapertura dovremo rimborsare a tutta la clientela un mese dei vecchi abbonamenti e iscrizioni per i corsi che sarebbero terminati il 31 dicembre".
Il presidente del Centro Nuoto ricorda che la cooperativa, dal 14 dicembre è decaduta "da una definizione agevolata, non avendo avuto alcun riequilibrio economico finanziario richiesto ai sensi di legge già dal lontano 2019 al Comune ed essendo, tra l’altro chiusi e con tutto il pregresso irrisolto, con un danno reale pari a 79.453,01 euro e la perdita anche di altri benefici di rilevante importanza. Dal 30 novembre a oggi abbiamo ricevuto 16.837,08 euro di fatture da pagare, più 6000 euro di pregressi rateizzi, e sono riprese dal primo gennaio le rate del mutuo, per circa 2.300 euro mensili, sempre con la piscina chiusa e zero incasso. Il totale di queste sole voci ammonta a 172,990,09 euro, solo da settembre a oggi, e senza i mancati altri incassi diversi per le attività quotidiane, alle quali vanno aggiunti i mancati ricavi, causati dalla pandemia, per 385mila euro. Queste due voci sommate fanno 557.990 euro in meno di 24 mesi di pandemia a disequilibri per il Centro Nuoto Montecatini. (Negli ultimi due anni, i ricavi si sono attestati intorno a 140mila150mila euro ). Il Comune ha disposto un contributo straordinario di 50nila euro a fine 2021. A oggi ne sono stati erogati 10mila, presi integralmente dall’Agenzia delle Entrate -Riscossione. A questo va aggiunto il pagamento delle rate del mutuo scadute ( 26 rate, per circa 62.500 euro). Alla riapertura delle piscine, il Centeo Nuoto, dovrà anche far fronte all’esorbitante costo delle utenze primarie, ( luce, acqua e gas). Pertanto, senza una seria riflessione e risposte immediate non ci saranno più molte attività nel prossimo futuro e non ci saranno più le piscine comunali di Montecatini".
Da.B.