
La beneficenza con polemiche: "Aiuti per rimanere nel loro Paese": "Messaggio istituzionale aberrante"
Spettacolo a teatro per beneficenza, ma ancor prima del sipario si apre la polemica. Motivo del contendere, un inciso sul "rimanere al loro paese" nell’invito (istituzionale) a un’iniziativa di solidarietà per la popolazione senegalese. La nota è del consigliere comunale Paolo Tosi (Partito Democratico) che, ricevuto l’invito per prendere parte all’evento, è rimasto perplesso (per usare un eufemismo) sul messaggio inerente la finalità dello spettacolo stesso. La missiva in questione è firmata dai consiglieri Filippo Fontana (Ale Tomasi) e Cinzia Cerdini (Lega). I due scrivono, agli altri consiglieri: "Vi invitiamo il 23 Novembre presso il ’Piccolo Teatro Mauro Bolognini’ alle 21 per lo spettacolo ’Moulin Rouge’, musical diretto da Serena Carradori. Tutto il ricavato, che sarà coordinato dalla Associazione ’Ridere Per Ricominciare Pistoia’, servirà a realizzare un orto e un pozzo in Senegal, che permetterà di rimanere nel proprio paese e vivere in maniera dignitosa".
Quest’ultimo passaggio ha mandato su tutte le furie Tosi, che attacca: "Quando ho letto questo invito pensavo ad uno scherzo di cattivo gusto o a una provocazione. Poi ho realizzato che mi era stato inviato sulla posta istituzionale del Comune di Pistoia e sul volantino c’è il patrocinio ufficiale del Comune bene in vista. È tutto vero – aggiunge –: all’interno del prestigioso teatro Bolognini il 23 novembre si terrà uno spettacolo per raccogliere fondi da destinare alla costruzione di un orto e di un pozzo in Senegal, che quindi permetterà, secondo l’intento dei promotori, ai senegalesi di rimanere a casa loro. Ritengo una cosa bella raccogliere fondi per un pozzo ed un orto come iniziativa di cooperazione internazionale da parte di un’associazione – precisa il consigliere dem –, ma promuoverla come iniziativa che serve per farli stare a casa loro è aberrante. Lo slogan caro alla destra, ’aiutiamoli a casa loro’, spesso disconosciuto per pudore a Pistoia, trova questa volta accoglienza addirittura dentro un teatro comunale con il patrocinio dell’ente. La politica di aiuto internazionale con i paesi in via di sviluppo va e deve andare di pari passo con politiche solidaristiche e di umana accoglienza e soprattutto di integrazione. Non può un’Amministrazione pubblica consentire un uso così distorto e fazioso della cultura. Mi chiedo cosa ne pensi il sindaco Tomasi, l’assessore alla Cultura Menichelli e l’ente che ha in gestione il teatro Bolognini".
Contattato telefonicamente, l’organizzatore e consigliere comunale Filippo Fontana precisa: "Abbiamo riportato quanto ci è stato detto da persone senegalesi con le quali ci coordiniamo. Sono state proprio loro a dirci che la presenza di un orto e di un pozzo li aiuterebbe a vivere meglio in loco, senza dover scappare verso l’Europa, cosa che peraltro non fanno certo con piacere. Il nostro pensiero va oltre queste polemiche – taglia corto – ed è nostro auspicio che gli eventi di solidarietà riescano nei loro intenti".
Gabriele Acerboni