EMANUELE CUTSODONTIS
Cronaca

La benedizione per la pace: "Pescia e Stazzema unite"

L’incontro tra Papa Francesco e Oreste Giurlani, allora primo cittadino "Gli consegnammo un ulivo speciale". Stretta di mano, sorrisi e selfie.

Papa Francesco con Oreste Giurlani

Papa Francesco con Oreste Giurlani

Sulle pareti dell’ufficio dell’allora sindaco Oreste Giurlani faceva bella mostra di sé una foto che lo ritraeva al fianco di Papa Francesco, nell’atto di stringersi la mano. "Era un Papa che aveva molto rispetto delle istituzioni – ricorda il consigliere comunale di Pescia Cambia –. In quell’occasione, eravamo andati in visita insieme io e il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, con il quale avevamo istituito il Patto per la Pace, che viene rinnovato ogni anno, il 5 settembre, con una breve cerimonia nella piazzetta dove c’era l’ingresso del ufficio Anagrafe. E in quella occasione Francesco impose la propria benedizione alle nostre fasce tricolori, per benedire entrambe le comunità. Ed è a quell’episodio fa riferimento la fotografia".

Si emoziona, Giurlani, in passato coordinatore prima regionale, poi nazionale al fianco del senatore Giorgio Tonini, del movimento dei Cristiano Sociali, parlando di Francesco Bergoglio. "Quell’incontro ha caratterizzato un passaggio importante anche per la città – prosegue –. Grazie a un cardinale nostro amico, l’Arcivescovo Georg Gänswein, il 1 aprile 2015 siamo andati in delegazione in Vaticano, a consegnare un ulivo, che avevamo chiamato ‘Della Pace’, contenuto in un vaso che arrivava da Stazzema, per ricordare le vittime dell’eccidio di Sant’Anna, che è stato piantato nel giardino dei Papi. Oltre a me e Verona, c’erano Franco Baldaccini, rappresentante del Mefit, e gli assessori Barbara Vittiman, Roberto Peria, Paolo Cecconi ed Elisa Romoli. Ricordo che Papa Francesco ci accolse con grande partecipazione: fu sua la decisione di piantare l’olivo, dopo averlo benedetto, nel giardino dove spesso i Pontefici si ritirano per pregare".

Una bella soddisfazione anche per i produttori che avevano messo la pianta a disposizione. "Nell’udienza aperta del mercoledì il Papa li ha ringraziati, insieme all’allora vescovo Giovanni De Vivo. In occasione della nostra visita, fra l’altro, Francesco dimostrò di conoscere Pescia, che aveva visitato quando ancora era cardinale, incontrando monsignor De Vivo. All’epoca, infatti, vicino a Montecatini viveva ancora una sua parente, Ines, adesso rientrata in Argentina. Ricordo che con Papa Francesco ci siamo fatti anche un selfie, nonostante le guardie svizzere fossero contrarie. Bergoglio si dimostrò, ancora una volta, persona di grande umanità e semplicità: mi disse che non era fotogenico, gli risposi ‘allora siamo in due’. Rise e accetto di fare la foto – conclude Giurlani – che resterà per sempre nel mio cuore".

Emanuele Cutsodontis