In quelle notti infinite a combattere le fiamme

Un volontario della Vab racconta quello che si prova durante un incendio "Arrivi sul posto e vedi la devastazione, non respiri, il fumo ti brucia la gola"

di Francesco Bentivegna*

Sei di servizio in sede, ad un certo punto la radio gracchia, senti che c’è un incendio, rimani in attesa, la centrale ti chiama e ti dice "Partite". In un nanosecondo sei pronto, controlli se c’è tutto: casco, guanti, stivali, luci, cinturone. Il mezzo è li pronto, con la cisterna dell’acqua piena. Sali e parti, le luci sono accese, la sirena suona. Tu sei lì con l’adrenalina a mille perchè non sai cosa ti troverai davanti. Arrivi sul posto e ti fermi al centro di comando. Lì ti dicono cosa fare: "Ttu vai lì e attacca il fronte del fuoco, tu stai lì e monitora, tu invece contieni". E’ una partita a scacchi contro le fiamme. Niente è lasciato al caso, ognuno sa cosa deve fare! E allora riparti, ti arrampichi con il mezzo su stradine di montagna, perchè gli incendi sono bastardi, non sono quasi mai in pianura. La strada è stretta, spesso per fare un tornante con il mezzo devi fare tante manovre, e in quel momento ti chiedi: "Accidenti ma la mia via di uscita è questa?". Arrivi sul posto e vedi la devastazione, non respiri, il fumo ti brucia la gola. Gli occhi lacrimano. Scendi dal mezzo e fai quello che ti hanno indicato di fare. Vedi i mezzi aerei sopra di te che stanno sganciando l’acqua sull’incendio. Ma il tuo pensiero è sempre il solito, manca poco al tramonto, fra poco nessun aiuto dall’alto. Gli incendi sono bastardi, stranamente arrivano sempre verso fine pomeriggio...ma c’è un perchè. Quel perchè che i piromani lo conoscono bene. Ma tu rimani lì. Fai quello che ti hanno detto di fare. Poi arriva l’ora in cui l’aiuto dall’alto non può più esserci. Accendi le luci sul casco. Vedi le fiamme, vedi i bracieri e sai che tu sei l’unica cosa che può fermare il mostro. Guardi il vento...Speriamo non cambi, Speriamo scenda di intensità. Quando sei fortunato va così, quando sei sfortunato il vento cambia, e ti trovi circondato. Quella stradina da cui sei arrivato è la tua unica via d’uscita. Ma ti ricordi il tuo addestramento e sai cosa fare. Il mezzo è girato per scappare, perchè non hai il tempo di ragionare troppo in quei momenti. Hai spesso persone da evacuare, e spesso quelle persone non vogliono essere evacuate, e ti chiedi "rimango o scappo?". Chiami il direttore operativo, e lui ti dice, vieni via, mandiamo le forze dell’ordine. Ma da dove salgono se la strada è una sola? Se io scendo, te non sali, e viceversa! Spero di non trovarmi mai in quella situazione. La notte è lunga, sembra non finire mai, sei stanco, poi vedi albeggiare, e sai che da lì a poco avrai di nuovo l’aiuto dall’alto. Sei esausto, ma non hai mollato. Sei cotto ma felice, sai che non sei più da solo. Riparte l’aiuto dall’alto, e un nuovo giorno ha inizio. Ci saranno nuovi volontari a darti il cambio, arrivano nuove squadre. Tu torni a casa, la tua famiglia ancora dorme, ti spogli a fatica e vai a letto, ma con il sorriso. Abbiamo di nuovo vinto noi.

* Volontario Vab