Il tribunale collegiale di Padova ha assolto tre persone residenti in Valdinievole e una di Fermo e l’altra di Padova, accusate di riciclaggio, in base all’articolo 648 del codice penale, al termine di una vicenda giudiziaria durata nove anni. I magistrati hanno accolto la tesi degli avvocati difensori, tra i quali c’erano Claudio Casciani, Fausto Malucchi e Giuseppe Castelli, tutti del foro di Piatoia: gli imputati non potevano sapere che i soldi incassati a saldo delle proprie merci regolarmente esportate in Marocco erano di provenienza illecita. Il fatto, quindi, non costituisce reato. Le cinque persone assolte sono: Francesco Bonfanti, 40 anni, di Montecatini, all’epoca dei fatti legale rappresentante della ditta Buscioni Alviero Snc di Larciano, difeso dall’avvocato Castelli, Franco Pinochi, 78 anni, di Monsummano, allora legale rappresentante della ditta "Tuttoscope San Francesco Group srl" con sede a Monsummano, difeso da Casciani, Bouchaib El Oumani, marocchino, 55 anni, residente a Fermo, titolare di un’impresa edile, Marco Baronti, 51 anni, di Monsummano, all’epoca socio amministratore della Baronti Fratelli, e Laura Angeloni, 44 anni di Massa, all’epoca legale rappresentante della A.G. Marmi di Marina di Massa. Le cinque persone finite sotto processo sono rimaste coinvolte in un’inchiesta del Gico della Guardia di Finanza di Venezia su un gruppo di narcotrafficanti magrebini, operanti nella zona di Padova. L’operazione portò al sequestro di conti correnti, immobili e auto. Dopo 21 udienze, per i cinque imputati è arrivata l’assoluzione. Pinochi, difeso da Casciani, vendeva scope a una società in Marocco. La ditta aveva delegato a suoi rappresentanti in Veneto una parte dei pagamenti. Questi soggetti, però, erano tenuti sotto controllo dal Gico, che ritenne che i soldi di cui si parlava nelle intercettazioni fossero guadagni della droga da riciclare.
CronacaImprenditori assolti Giustizia dopo 9 anni