Il soccorso della Misericordia ai malati invalidi dell’Ucraina

I volontari in Polonia hanno attuato il protocollo "Dis-Evac". Solo nella prima settimana. portati in salvo 40 profughi

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I volontari della Misericordia pistoiese, assieme ad altri provenienti da tutta Italia, hanno attuato in Polonia il protocollo "Dis-Evac", per soccorrere i rifugiati ucraini affetti da malattie invalidanti. Il modulo è stato avviato a inizio aprile e solo nella prima settimana sono stati portati in salvo oltre quaranta profughi.

"Ricordo che abbiamo accompagnato all’aeroporto una signora dolcissima" racconta Rosario Cascone, soccorritore avanzato. "La soprannominavamo ‘donna di cristallo’ perché aveva le ossa molto fragili a causa di un tumore. Si reggeva in piedi a malapena. Al confine tra Polonia e Ucraina – continua Rosario – abbiamo soccorso quindici bambini autistici con i loro accompagnatori. Avevano camminato sette ore per raggiungere la frontiera e non avevano neanche un bagaglio".

Il protocollo Dis-Evac è stato attuato per trasportare i disabili gravi e gli individui fragili dai centri profughi polacchi fino all’aeroporto di Rzeszow, dove i rifugiati sono stati portati in Italia da un aereo della guardia di finanza. La base logistica della Misericordia in Polonia era il centro profughi a Medyka. Da qui i volontari si muovevano in colonne di mezzi formate da quattro ambulanze e sette pulmini, per poter soccorrere più bisognosi possibile.

Benedetta Macchini