
Foto d'archivio
"Il sindaco prenda atto che la compagine che lo ha eletto non esiste più e presenti dimissioni irrevocabili al consiglio comunale del 31 marzo alle 18. Meglio un commissario che questo sindaco inconsistente e senza visione; meglio le elezioni di una maggioranza non più legittimata dallo schema politico con cui si presentò agli elettori".
Pd, Italia Viva e Cinque Stelle (nella foto, il grillino Simone Magnani) non vanno troppo per il sottile e chiedono a Baroncini di andare a casa. "Il sindaco – proseguono – cercherà di nominare una donna che riporterà equilibrio solo nelle dinamiche interne del centrodestra, assicurandosi con una poltrona l’ultimo voto critico della maggioranza in consiglio comunale. Ancora una volta questa coalizione di interessi darà dimostrazione di quanto la politica possa essere distante dai bisogni della comunità, preferendo nomine, poltrone e ricompense politiche alle reali necessità di un tessuto economico e sociale che chiede interventi rapidi e competenti".
Secondo l’opposizione, "la prossima nomina non sarà al turismo e soprattutto che questo tema non finirà nelle mani di persona specializzata con elevata conoscenza del settore, come richiesto all’unanimità dal consiglio. L’uscita dalla maggioranza dei Bagnaioli – prosegue l’opposizione – non ci coglie di sorpresa. Le motivazioni espresse pubblicamente sono la certificazione che la nostra opposizione non è mai stata ideologica o strumentale, bensì ha sempre rappresentato in modo reale la realtà di questa amministrazione".