
Profilo basso, non certo da oligarca. Ma Irek Boguslavsky, il padre di Karina, la nuova proprietaria del Grand Hotel & La Pace è uno degli uomini più potenti del Tatarstan. 54 anni, laureato in economia e commercio dal 1999 al 2005 è stato impegnato in diverse attività, dalla vendita di auto alla creazione di una clinica per il trapianto di capelli. Nel 2007 inizia la sua attività politica. Da allora, fino ad oggi ha sempre fatto parte della Duma, nel partito che sostiene Putin "Russia Unita". Nel frattempo le sue attività industriali e commerciali svariano dalla chimica al settore alimentare. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina è finito nella "black list" per "aver votato a favore della risoluzione relativa all’appello della Duma di Stato dell’Assemblea federale della Federazione russa "Al presidente Vladimir Putin sulla necessità di riconoscere la Repubblica popolare di Donetsk e la Repubblica popolare di Luhansk" e che ha pertanto sostenuto azioni e attuato politiche che compromettono l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina e che hanno destabilizzato ulteriormente l’Ucraina". Una decina di anni fa fu al centro di un singolare caso in Sardegna, dov’era in vacanza con il socio Shami Gabdullin. Si rivolsero all’Unione consumatori per un co to al ristorante troppo "salato", di oltre duemila euro e per essersi presi un’intossicazione alimentare.
g.g.