REDAZIONE MONTECATINI

I sindacati alzano la voce "Sconcertati da Lactalis"

Cgil e Ugl: "Esterrefatti dalla mancanza di rispetto verso lavoratori e istituzioni"

"Ancora una volta restiamo sconcertati dall’atteggiamento di Lactalis nella vicenda Alival". I sindacati commentano così la mancata presentazione dei rappresentanti della multinazionale francese al tavolo di crisi convocato da Valerio Fabiani, consigliere del governatore Eugenio Giani, per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese, dove lavorano 78 persone.

Lactalis, attraverso la controllata Nuova Castelli, a cui fa riferimento Alival, si è giustificata dicendo di essersi già impegnata con le segreterie nazionali delle organizzazioni dei lavoratori per partecipare al tavolo nazionale al ministero dello sviluppo economico, non ancora partito. Secondo Francesco Baccanelli (nella foto) di Flai-Cgil, Carla Ciocci di Ugl Agroalimentare e le rappresentanze sindacali dello stabilimento che produce mozzarelle e formaggio pecorino è sconcertante "l’assenza di Lactalis, attraverso Nuova Castelli, alla prima riunione del tavolo di crisi aperto dalla Regione, in seguito dell’annunciata chiusura della sede Alival di Ponte Buggianese. A fronte della tempestività della Regione nell’aprire un confronto sul futuro degli 80 dipendenti toscani, tra Ponte Buggianese e Cinigliano, coinvolti dalla razionalizzazione degli stabilimenti comunicata il 22 aprile, restiamo esterrefatti dalla mancanza di rispetto verso le lavoratrici e i lavoratori, con la Regione e i Comuni presenti al tavolo. Nell’attesa che il ministero dello Sviluppo Economico si esprima e convochi quanto prima un tavolo di crisi nazionale, riteniamo comunque quello regionale un pilastro fondamentale per garantire la tutela dell’occupazione e il rilancio del sito. Apprezziamo la volontà della Regione di continuare il percorso condiviso e il sostegno dato ancora volta alla necessità di un tavolo nazionale, anche prendendo contatti diretti con la Regione Calabria. Chiediamo con forza all’azienda di tornare sui suoi passi e rendersi effettivamente disponibile ad un confronto chiaro e trasparente a tutti i livelli che possa contribuire a disinnescare ogni rischio sociale".

Sulla necessità di attivare un tavolo di crisi anche al ministero dello Sviluppo Economico è intervenuto, con un’interrogazione ai ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Orlandi, anche il senatore Patrizio La Pietra (Fratelli d’Italia). Quanto tempo ci vorrà ancora per l’attivazione?

Daniele Bernardini