
L’imprenditore Raffale Mallardo era stato accusato di turbativa d’asta
Montecatini Terme, 14 luglio 2025 – Il giudice del tribunale di Pistoia Luca Gaspari, ha appena emesso un’ordinanza dove revoca il sequestro conservativo dell’Hotel Villa Maria. Lo scorso anno, nella vicenda giudiziaria, era rimasto coinvolto l’imprenditore Raffaele Mallardo, nei confronti del quale, il 4 luglio 2025, il tribunale del riesame ha cassato i reati di evasione fiscale e sottrazione delle imposte. La Corte di Cassazione aveva dato indirizzo preciso sulla vicenda lo scorso febbraio. L’ordinanza di sequestro dell’Hotel Villa Maria, emessa dal tribunale di Pistoia, secondo gli ermellini, non conteneva motivazioni in merito al periculum in mora, e doveva essere quindi annullata. In base alla sentenza emessa dalla Cassazione: “Un provvedimento del genere deve dimostrare un legame funzionale essenziale, e non meramente occasionale, fra il bene e la possibile commissione di ulteriori reati o l’aggravamento e la prosecuzione di quelli per cui si procede”.
Il tribunale di Pistoia è stato quindi chiamato a emettere un altro provvedimento ed è arrivata la revoca del sequestro conservativo. L’autorità giudiziaria, lo scorso anno, aveva annullato il sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari, provvedimento finalizzato alla confisca dei beni oggetto dell’ipotesi di reati, e aveva disposto la restituzione delle quote della società sequestrata agli aventi diritto. Era stato confermato il sequestro conservativo, a fine impeditivo, dell’Hotel Villa Maria e dei mobili presenti all’interno. Il provvedimento era stato disposto in base alle accuse di turbativa d’asta nei confronti di Mallardo e alle altre ipotesi di reato contestate.
In questa vicenda, Mallardo è stato accusato di bancarotta fraudolenta, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e turbativa di aste fallimentari. A finire sotto sequestro, nel maggio del 2024, in base ai risultati delle indagini, sono state le disponibilità finanziarie, i preziosi e le quote societarie, dallo stesso direttamente o indirettamente detenuti, fino alla concorrenza di 623.328 euro, importo pari ai beni e valori distratti per sottrarli alle procedure di riscossione coattiva delle imposte nel tempo non versate, nonché l’Hotel Villa Maria, e il mobilio, il cui valore di perizia supera i 2,1 milioni di euro. Secondo la Guardia di Finanza, l’albergo, già di proprietà di una società amministrata da Mallardo, poi fallita, era ritornato illecitamente nelle sue disponibilità. Mallardo ha sempre sottolineato che l’attuale proprietà di Villa Maria è di altri soggetti, i quali, estranei al settore alberghiero, avrebbero voluto dare in gestione l’albergo alla sua famiglia. L’imprenditore sta adesso valutando una serie di azioni di risarcimento danni.
Daniele Bernardini