
Settanta volte sette recitano i testi sacri. Chissà se Grotta Giusti riuscirà in tale record, ma intanto si aggiudica per il settimo anno consecutivo il World’s best thermal grotto Spa, nel World Spa awards 2023, per la sua grotta termale più grande d’Europa.
"Si tratta del più alto riconoscimento a livello internazionale – fanno sapere dalla multinazionale americana Marriott, che ha acquisito il complesso pochi anni fa – dedicato al meglio dell’industria delle Spa e del benessere".
La grotta termale naturale, che Giuseppe Verdi definì "l’ottava meraviglia del mondo", scoperta nel 1849 quasi per caso, si estende per oltre duecento metri nel sottosuolo.
"È suddivisa in tre ambienti. Paradiso, Purgatorio e Inferno, con temperature dai 28° ai 34°C e il 98 per cento di umidità, che crea un vero e proprio vapore termale, salutare e benefico. "Ora più che mai la luce accompagna nell’esperienza unica – proseguono dalle terme – di scendere nel cuore caldo della terra, esalta i colori della roccia, disegna le forme naturali della pietra scavata dall’acqua e la magia del lago termale sotterraneo. In grotta, oltre al salutare bagno di vapore termale, prendono vita esperienze uniche come lo spa floating, il galleggiamento nel silenzio del lago termale, e il diving nelle profondità della sorgente sotterranea. L’acqua è ricca di bicarbonati, calcio e magnesio, è leggermente salata e contiene zolfo".
"È un’acqua che ha molteplici proprietà terapeutiche – concludono –. Le applicazioni principali sono a livello di apparato respiratorio con le cure inalatorie, a livello di apparato osseo articolare con i fanghi di produzione interna e la balneoterapia semplice o ozonizzata, sempre per le problematiche legate all’artrosi oppure per quelle circolatorie". A contribuire alla vittoria del prestigioso premio anche la favolosa cornice dell’hotel 5 stelle della dimora storica Giusti, fresco di restyling, con un progetto ispirato alla poesia e agli elementi naturali del complesso termale, dalla grotta alle sorgenti termali, dal parco centenario al colle di Monsummano.
Arianna Fisicaro