Famiglia a processo "Raggirati due anziani"

Famiglia a processo  "Raggirati due anziani"
Famiglia a processo "Raggirati due anziani"

Nuova udienza ieri del procedimento nei confronti di una famiglia di quattro persone, residente a Ponte Buggianese, accusata di aver raggirato due anziani. Il Gup lo scorso luglio ha rinviato a giudizio Luana Palatresi, Donato Maddalena, con i figli Alessio e Jonathan, con l’accusa di aver manipolato due anziani benestanti, un uomo e una donna, residenti a Pisa e Santa Croce sull’Arno, riuscendo nel giro di qualche anno a farsi consegnare beni per 13 milioni di euro. Gli imputati sono tutti accusati di circonvenzione d’incapace ai danni di vittime affette da demenza senile e depressione. Il padre sarà giudicato anche per ricettazione.

L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Montecatini e da quelli della sezione di polizia giudiziaria della Procura, che nel maggio scorso hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti della famiglia, hanno consentito di recuperare 4 milioni di euro dei beni che sarebberi stati sottratti. Ieri uno dei militari ha descritto in aula una serie di accertamenti tecnici. L’indagine è partita nel 2016: un parente degli anziani si rivolse ai militari. In base alle indagini dei carabinieri, la famiglia stava approfittando dei due anziani. Gli inquirenti sostengono che in particolare Luana Palatresi era riuscita a convincere le vittime a sottoporsi a bizzarre sedute di pranoterapia, che avvenivano nelle loro abitazioni. La donna avrebbe messo addirittura in comunicazione con un parente morto uno degli anziani. Nel corso degli anni, secondo i carabinieri, le vittime hanno consegnato a Palatresi e ai due figli orologi, monili preziosi, gioielli e grosse somme di denaro. Gli imputati sono anche accusati di essersi fatti consegnare quote societarie di aziende e un’auto. Inoltre Alessio e Jonathan erano stati nominati eredi universali nei testamenti. Donato Maddalena avrebbe occultato i soldi, provvedendo anche a reinvestirli.

Daniele Bernardini