REDAZIONE MONTECATINI

Errore soggiorni obbligati ’Favorite le infiltrazioni di organizzazioni criminali’

Lo ha detto il magistrato Francesco Puleio coordinatore Dda di Catania. Il magistrato era in città per la presentazione del suo primo romanzo.

"Le infiltrazioni mafiose nei tessuti economici di varie realtà, spesso appartenenti ad ambiti turistici di primaria importanza, è stato in parte causato da un antico errore del legislatore. Esponenti di primo piano della criminalità mafiosa sono stati mandati in soggiorno obbligato in varie realtà italiane. Si pensava così che la loro pericolosità andasse a ridursi, invece hanno potuto raccogliere importanti informazioni e acquisire nuove conoscenze". Così il magistrato Francesco Puleio, coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, ha spiegato il grave fenomeno che nel recente passato ha tanto toccato Montecatini, ieri pomeriggio, durante la presentazione del suo primo romanzo "La città del vento", nell’ambito della rassegna "Acqua in bocca (ma non troppo)", condotta dalla giornalista Simona Peselli, con la partecipazione del giornalista Daniele Bernardini, alle Terme Tettuccio. Un noir metropolitano dalle tinte fosche, il ritmo incalzante e la lingua esplosiva: l’assassinio dell’avvocato Riccobono, difensore dei mafiosi della città siciliana di S., dà l’avvio a indagini serrate che svelano lo strapotere della criminalità organizzata e la collusione delle istituzioni. In una soffocante serata estiva, l’avvocato Riccobono - politico di professione e difensore dei più feroci uomini di mafia della città - viene ucciso a colpi di pistola uscendo dal suo studio in compagnia del collaboratore Genovese. Le indagini sull’omicidio accompagneranno il lettore in un viaggio attraverso l’immaginaria città siciliana di S., imponente coprotagonista del romanzo, di cui l’autore conosce a menadito la storia millenaria, gli scenari naturalistici e urbani, le ombre e le virtù. Tra i più recenti fatti di cronaca vera che legano Montecatini e la Valdinievole con Catania bisogna risalire al marzo 2017: Concetto Bonaccorsi, boss ergastolano latitante, noto come "’u carateddu" venne arrestato dalla polizia di Stato a Massa e Cozzile. Bonaccorsi era ricercato dal settembre 2016 quando non rientrò nel carcere di Secondigliano (Napoli) dopo un permesso premio di tre giorni. Condannato all’ergastolo per omicidio, associazione mafiosa e traffico di stupefacente è lo storico capo dell’omonima ‘famiglia’ del clan Cappello-Bonaccorsi. Francesco Puleio è nato a Catania nel 1960. In magistratura dal 1986, prima componente ed ora coordinatore della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Catania, vi ha vissuto le più importanti indagini in materia di criminalità organizzata e non solo degli ultimi trenta anni. "La città del vento" è il suo primo romanzo.