
La vicesindaco e assessore all’urbanistica Francesca Greco
Montecatini Terme, 22 novembre 2021 - Sanzioni meno esose per le "difformità urbanistiche", un problema che si presenta quasi puntualmente quando si deve vendere un immobile con qualche decina di anni di vita. Una battaglia che la vicesindaco Francesca Greco portava avanti da tempo e che da qualche settimana è realtà. Montecatini era uno dei comuni dove si pagava di più per queste difformità che nella maggior parte dei casi equivalevano a pochi centimetri di differenza tra la misura reale e quella delle mappe catastali.
"La casa di proprietà è da sempre un sogno di noi italiani – dice Francesca Greco – . Un sogno che però spesso si scontra con la dura realtà: tasse, oneri e… talvolta sanzioni. Le nostre case, infatti a volte ci riservano spiacevoli sorprese, come la “scoperta”, di solito in occasione della vendita o di un acquisto, delle ormai famose ’difformità urbanistiche’. Queste ultime sono state ancora di più portate alla ribalta in occasione della novità che ha travolto il mondo dell’edilizia: il superbonus. Il requisito fondamentale della conformità urbanistica per poter accedere ai bonus ha scatenato la corsa dei proprietari, e dei loro tecnici, a porre quanto prima rimedio alle difformità, che inaspettatamente saltavano fuori. Ma alla brutta sorpresa della difformità urbanistica spesso se ne unisce un’altra: una sanzione onerosa da pagare. Le difformità si sono rilevate così frequenti nelle case italiane, che si è dovuti arrivare ad una soluzione ’salomonica’, che permette di non dover più dichiarare se un immobile è conforme o meno per usufruire del superbonus. Resta il fatto che il proprietario si trova con la propria casa con una ’macchia’ da pulire. ’Macchia’ che rischia di sporcare il valore attuale, o futuro, del proprio bene".
Ora, come detto l’amministrazione comunale di Montecatini Terme ha ascoltato e fatta propria la necessità dei tanti proprietari di case e appartamenti della città di mettere in regola la propria abitazione, quando possibile, con una sanzione che fosse sostenibile ed ecco che qualche settimana fa, esattamente il 18 ottobre, ha promulgato una "determina" (la numero 734), in cui si dichiara "che tale sanzione debba conformarsi a principi di equità e proporzionalità che una pubblica amministrazione deve applicare e garantire nell’interesse della collettività".
Per fare questo, l’amministrazione grazie alla determinazione e tenacia della vicesindaco Greco che sin da inizio mandato, proprio con la delega all’edilizia privata si era interessata al caso, ha "sfruttato" appieno una sentenza del Consiglio di Stato, la numero 4463 del 10 giugno scorso che finalmente chiariva un punto importante sulla definizione dell’importo della sanzione nei casi di opere o interventi eseguiti su immobili a destinazione residenziale eseguiti ed ultimati in data anteriore al 17 marzo 1985, precisando che la sanzione stessa, calcolata sul doppio del costo di produzione indicato dalla legge equo canone, e più in particolare per gli edifici ultimati entro il 31 dicembre 1975 il costo base sarà proprio quello definito dalla legge (euro 129,1 1) e per gli anni successivi i costi di produzione saranno stabiliti anno per anno con dpr e pubblicati in gazzetta ufficiale. Il calcolo della sanzione è complesso, ma dal 18 ottobre per i proprietari di case e appartamenti è più equo.
"Ringrazio i professionisti, tecnici e concittadini – conclude la vicesindaco Greco – che hanno bussato alla mia porta affinché mi facessi carico di questo annoso problema e ringrazio gli uffici comunali che hanno tradotto in atto amministrativo questa esigenza. Questa è la politica che mi piace e che mi gratifica".