Eccidio nazista del padule di Fucecchio, il ricordo: "Una staffetta della memoria"

La commemorazione dei 174 civili che furono uccisi

Un momento della commemorazione dell'eccidio del Padule di Fucecchio

Un momento della commemorazione dell'eccidio del Padule di Fucecchio

Monsummano (Pistoia), 17 settembre 2022 - «Nel ricordo non c'è retorica, ma presente. Basta pensare alla guerra in Ucraina, e vedere quanto ancora dobbiamo fortificarci in nome dei valori che proprio da quei martiri vittime del nazifascismo sono nati. Valori che hanno ispirato la nostra Costituzione, che ne sono stati parte fondante».

Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani intervenendo oggi alla commemorazione dell'eccidio del Padule di Fucecchio ( Firenze) del 23 agosto 1944 nel quale furono uccisi 174 civili. Alla cerimonia, svolta a Monsummano Terme (Pistoia) ha partecipato anche l'assessore regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini.

«A questo può arrivare la malvagità dell'uomo - ha proseguito Giani -. Ma non dobbiamo perdere la speranza, la fiducia nell'essere umano. E la memoria serve anche a questo, a guardare il futuro con una prospettiva diversa. È la memoria che richiama i valori che rendono la nostra Toscana una terra libera, solidale e antifascista».

«Per una Regione che ha nel suo stemma il Pegaso alato che fu simbolo del comitato toscano di liberazione nazionale - ha sottolineato Nardini -, ricordare è, a maggior ragione, un dovere, soprattutto adesso, che le sopravvissute e i sopravvissuti ci stanno lasciando. E allora, come in una sorta di staffetta generazionale, dobbiamo tutelare e saper trasmettere i valori della resistenza e dell'antifascismo, i principi della nostra Costituzione, a partire dalle scuole».