REDAZIONE MONTECATINI

È l’anno di Angiolo Mazzoni: due convegni

Domani e il 10 settembre l’iniziativa promossa dal professor Ezio Godoli ricorda e dà il giusto merito al geniale architetto bolognese

Convegno internazionale "Mazzoni architetto d’interni e designer" alle Tamerici domani 3 e il 10 settembre, dalle 16.30 alle 20.30. L’iniziativa, è promossa da Ezio Godoli, presidente del Centro di documentazione dell’architettura contemporanea in Toscana, è dedicata ad Angiolo Mazzoni, che ha lasciato alla città termale un’importante testimonianza del suo genio alla stazione di piazza Italia.

In municipio, il vicesindaco Francesca Greco, Godoli e l’architetto Claudia Massi (nella foto) hanno presentato il convegno, che sarà preceduto da visite guidate alle tre sale d’attesa della stazione (dalle 15 alle 16.15), con il supporto degli allievi dell’istituto alberghiero Martini. Gli ambienti sono stati oggetto di grande attenzione e gradimento già nel maggio scorso, in occasione delle Giornate Fai di primavera, quando anche il Tg1 dedicò un servizio alla stazione montecatinese.

"Il convegno – dice Francesca Greco – è un evento importante anche per il turismo culturale, che valorizza le nostre bellezze". "Mazzoni, pur essendo nato a Bologna – spiega Godoli – ha avuto un rapporto particolare con la Toscana, che è la regione italiana che ha la maggior concentrazione di sue architetture. Sua è anche gran parte della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. La Toscana, a sua volta, è stata grata a Mazzoni, perché la sua riscoperta si deve proprio a studiosi toscani, in particolare a docenti della facoltà di Architettura di Firenze; il compianto Alfredo Forti nel 1978 pubblicò la prima monografia su Mazzoni e organizzò la mostra bolognese sulla sua opera nel 1984. Nel 2001 il dipartimento da me allora diretto ha organizzato un grande convegno su Mazzoni e nel 2013, in collaborazione con la Federazione degli Ordini degli architetti, abbiamo allestito una mostra itinerante su Mazzoni in Toscana. Oggi diamo vita a questo convegno a Montecatini, perché tra le realizzazioni di Mazzoni in questa regione sicuramente quella in termini qualitativi più importante è la stazione di Montecatini, anche perché nella stazione della città termale sono state restaurate e riportate allo stato d’origine le tre sale di attesa di prima, seconda e terza classe. Questo complesso è un unicum in Italia: nessun altra stazione ferroviaria ha tutte le sale d’attesa delle tre classi integre. A Montecatini Terme, per volontà della Soprintendenza è stato fatto questo intervento e quindi la città ha un complesso di duplice valore: di documento storico, che ci fa comprendere com’erano concepite le stazioni negli anni Trenta; di notevole valore artistico, che riguarda l’intera stazione, nel suo insieme. Angiolo Mazzoni progettò la stazione di Montecatini nel momento in cui aveva aderito al movimento futurista: si nota per le forme dinamiche, la polimateria e per certi "ammiccamenti" all’arte meccanica, come ad esempio per la sala d’attesa di prima classe, che richiama una cabina di aeroplano, con quella particolare illuminazione". E riguardo alla veste di Mazzoni designer: "Il suo ingegno fu rivolto solo a oggetti per spazi pubblici. Mazzoni non progettava solo gli edifici, ma anche tutti gli elementi di arredo sia fissi che mobili".

"Con il Cedacot, in cui ci siamo costituiti dal 2018 – dice Claudia Massi – abbiamo organizzato cinque convegni per valorizzare il territorio, con approccio multidisciplinare di alto profilo".

Valentina Spisa