Pescia (Pistoia), 27 agosto 2024 – “Da oggi chiamatemi Alfredo". Quella “o” finale che fa tutta la differenza del mondo, per un ragazzo di 31 anni che ha finalmente "coronato il suo sogno". Questa è la storia di Joseph "Alfredo" Duncan il pesciatino. Non uno perfetto sconosciuto per gli amanti del pallone. Di sicuro non per Pescia. Perché (anche) lì "sono tutti innamorati di lui". Parliamo del noto calciatore di serie A che ieri ha finalmente ottenuto la cittadinanza italiana. Peraltro in un momento storico in cui la politica romana si sta da giorni surriscaldando non tanto per colpa dell’afa agostana, quanto per il ritorno alla ribalta del mare magnum delle modalità di concessione/ottenimento della cittadinanza italiana a colpi di ius soli, scholae, sanguinis . Fibrillazioni della politica (e del governo) a parte, nel frattempo Alfredo da Venezia è tornato a casa per firmare le dovute carte e stringere la mano al sindaco di Pescia, accompagnato dal padre adottivo Leonardo.
Da Accra (Ghana), la famiglia Giusti lo ha accolto quando aveva 15 anni, una volta ottenuto l’affidamento. A Pescia è cresciuto, si è integrato, anche e grazie al pallone. L’amore per il pallone lo ha portato nel 2010 ai piedi alla Scala del calcio chiamata San Siro, a Milano, perché acquistato dall’Inter. Il curriculum del centrocampista tuttofare fa impressione: Livorno, Sampdoria, Sassuolo, Fiorentina, Cagliari, e Venezia, ultimo club di Serie A a tesserarlo. "L’Italia è casa sua - racconta a La Nazione Giusti -. Qui si è formato, ha trovato l’amore, si è sposato e ha costruito una famiglia bellissima fatta di tre figli meravigliosi, ha la residenza da più di dieci anni, ha pagato regolarmente le tasse…lo Stato non poteva far altro che concedergli la cittadinanza".
Multiforme il rapporto tra Leonardo e Alfredo: "Chiaramente il rapporto affettivo va avanti a tutto - aggiunge -. Ma oltre ad essere suo padre, sono anche suo procuratore e suo socio, perché insieme abbiamo aperto una struttura ricettiva a Nardò, in Puglia, che si chiama Masseria Corsano, a dimostrazione che dopo aver ricevuto tantissimo dall’Italia c’era la volontà di radicarsi e investire proprio qui. Anche se dopo il ritiro mi ha confessato che Alfred tornerà con la sua famiglia a Pescia". Quella di ieri è certamente stata una giornata memorabile, emozionante oltre misura, perché è proprio il padre ad ammettere che si è realizzato "il sogno della sua vita". Perché? Semplice, per il riconoscimento formale di "essere e sentirsi cittadino europeo e soprattutto italiano". La ciliegina sulla torta, il piccolo siparietto tra Duncan e il sindaco di Pescia Riccardo Franchi: "Da quando è in Italia - la domanda del primo cittadino rivolta al 31enne, tramite il racconto di Giusti -, qual è il giocatore che umanamente, in termini di valori, gli ha trasmesso di più?! Risposta: "Marco Materazzi".